I recenti fenomeni accaduti in Spagna sono diventati centro della discussione di etologi ed esperti. Perché le orche attaccano le barche?
Al largo della penisola iberica, negli ultimi anni più di un’imbarcazione è stata gravemente danneggiata dagli attacchi delle orche. Questi cetacei tanto belli quanto intelligenti, pare abbiano preso di mira le barche spagnole. Anche se nessun attacco verso gli esseri umani è stato riportato, gli studiosi si interrogano sul perché di questo comportamento reiterato e chiaramente intenzionale. Cosa può essere successo?
L’orca, nonostante l’appellativo di assassina, generalmente ha un buon rapporto con la specie umana, al punto da essere stata utile strumento per la caccia alle balene. In cambio i cacciatori le permettevano di mangiare la lingua e le labbra. L’orca si trova in cima alla piramide alimentare, in quanto non ha predatori naturali. Si ciba anche di cetacei suoi simili. L’unico che riesce facilmente a sfuggirle è il capodoglio, che ha la capacità di immergersi più profondamente dell’orca.
Nella storia l’orca, nonostante sia animale temuto, non attacca l’uomo. I casi di uccisione sono stati davvero rari, e sempre in condizioni di cattività, dove l’animale si trova in condizioni di forte stress. Nel 2010 un’orca del Sea World in Florida ha morso ed ucciso una sua addestratrice durante uno show. Se vivono nel loro habitat le orche non aggrediscono l’uomo. Ed allora perché si avvicinano tanto alle imbarcazioni?
La tecnica sembra essere sempre la stessa. Un gruppo di orche, capeggiate dalla più anziana, White Gladis, si avvicina all’imbarcazione prescelta e la circonda. Poi uno o più esemplari toccano il timone fino a danneggiarlo. Tuttavia non c’è scopo di uccidere, questo è stato appurato. Dopo che i passeggeri si sono calati nelle acque sulle scialuppe di salvataggio, le orche se ne vanno via. Avrebbero potuto facilmente azzannare le persone a bordo, ma non l’hanno fatto. Ed allora quale era il loro scopo?
Ci sono due teorie in ballo. La prima è che, come capita spesso, l’attività antropica e la pesca abbiano disturbato le orche al punto da ucciderne qualcuna. Ed allora si tratterebbe di una vendetta pari a quella della “Sposa in nero”. Questa teoria è suffragata dalla reiterazione continua della strategia. Sempre le stesse orche, nella stessa area, e con lo stesso modus operandi. Sembra proprio che lo scopo sia danneggiare la nave, non le persone. E forse in seguito a questi avvertimenti si diventerà più attenti ad un’attività ittica ‘discriminata’.
La seconda teoria è che si tratti di una forma di gioco. I cetacei, come anche il delfino e la balena, praticano il gioco al pari dell’essere umano. E dunque può darsi che da qualche parte una forma di addestramento ludico per i cuccioli passi attraverso il gioco “affondiamo le barche”. Questa seconda teoria sembra un po’ più forzata.
Vi siete mai chiesti cosa potrebbe succede se sul nostro pianeta tutti gli animali diventassero…
Il drammatico declino della biodiversità al Lago Trasimeno in uno studio di Franco Pedrotti: in…
Quali sono gli esemplari più diffusi e quelli più rari di animali onnivori e quali…