Quando arriva l’autunno l’orchidea diventa più fragile. Alcune operazioni sono necessarie per garantire la sua salute e bellezza.
L’orchidea, nonostante non sia certo pianta autoctona, è da molto tempo famosa, e molto apprezzata sia come regalo, che come pianta di arredamento per la casa. Una delle peculiarità che rendono l’orchidea tanto ricercata, è nella bellezza e nella varietà di colori dei suoi fiori. Purtroppo sarà capitato almeno una volta a chiunque il triste episodio. Andare a comprare una bella orchidea, con fiori meravigliosi, portarla a casa con tanto orgoglio e speranza, e poi assistere all’inevitabile: i fiori che piano piano perdono il loro splendore, le foglie ingialliscono, ed i petali iniziano a cadere. E del fiore meraviglioso rimane poco più di nulla.
L’orchidea è una pianta molto sensibile agli stimoli esterni. A prescindere dalla cura e dalla quantità e qualità di luce, se un posto nella casa non le piace c’è poco da fare: muore. E questo è un grande dispiacere. Dunque, conosciuta questa debolezza della pianta, si può tentare di spostarla in posti più consoni, sperando che si adatti bene. Ma a volte, se il microclima della casa non le piace c’è poco da fare.
Uno dei momenti significativi per la cura dell’orchidea è proprio l’autunno, come tutti i passaggi dalle mezze stagioni a quelle piene. Durante l’autunno questa pianta potrebbe incontrare dei problemi, soprattutto a causa della minor quantità di luce che assorbe. Ed allora si vedranno facilmente ingiallire le foglie e cadere i petali. Ma niente paura, non significa che la pianta sta morendo. Ha solo bisogno di una rinforzata. Ed in questo la possiamo aiutare.
Quando la fioritura inizia a terminare, ed i petali cominciano a perdere splendore ed a diventare meno brillanti, sarebbe bene rimuoverli dalla pianta, in modo da indirizzare la fonte energetica altrove. Inoltre i fiori appassiti possono facilmente generare malattie ed attrarre parassiti. Si può attendere che cadano da sole, o si possono rimuovere i petali con una forbice specifica. Stesso discorso per le foglie dell’orchidea.
Altro elemento fondamentale per l’autunno è fertilizzare il terreno, preferibilmente con fertilizzanti naturali. Per garantire una buona salute della pianta durante l’inverno, ed aiutarla a superare la stagione fredda, si deve concimare con un fertilizzante che abbia la giusta proporzione di azoto, fosforo e potassio. Nella misura di 20 ciascuno. La concimazione in questa fase deve essere più rada: una volta al mese o mese e mezzo.
Allo stesso modo l’irrigazione deve essere rallentata. Innaffiare la pianta, nella modalità idonea per l’orchidea, solo quando le radici iniziano ad assumere un colore grigiastro. Ogni due anni circa, l’orchidea deve essere rinvasata, ed il terriccio sostituito. Questo può garantire che la pianta duri a lungo e che fiorisca in maniera sana.
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