È ormai chiara l’entità del danno causato dall’oro nero nel Golfo del Messico: oltre all’inquinamento del mare, infatti, le perdite economiche e la distruzione di risorse naturali preziose hanno reso questo incidente il peggiore disastro petrolifero mai avvenuto ad una piattaforma offshore.
È stato infatti pubblicato un dossier integrale dove si analizza il danno ambientale e lo si identifica economicamente in un valore tra i 30 e i 40 miliardi di dollari: l’impatto ambientale nel medio e lungo periodo -considerando la totale distruzione di un intero ecosistema e la perdita di moltissimi animali marini– resterà per moltissimi anni inimmaginabile. Oltre all’inquinamento ambientale, bisogna pensare anche alle perdite che si avranno dall’impossibilità di compiere pesca in mare e alle relative conseguenze sociali.
Ma di chi è la colpa? Il dossier non ha dubbi: gli scarsi controlli e il comportamento scellerato delle compagnie petrolifere ha reso possibile che un tale disastro ambientale avesse luogo.
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