Da quando la raccolta differenziata è diventata obbligatoria, in Italia si assiste ogni giorno al totobidone. Ovvero domande del tipo: “dove butto il rossetto?“
“Se siete tristi, se avete un problema sentimentale, truccatevi, mettete il rossetto rosso alle labbra e attaccate!” A dire questa frase Coco Chanel. Il rossetto infatti è da sempre un simbolo delle donne e del femminismo. Un segno di appartenenza e anche di ribellione che ha segnato la storia dell’essere e di quello che viene erroneamente ancora definito il sesso debole.
Basta solo pensare che il rossetto risale al 3.500 a.C. e di come abbia accompagnato veramente le donne nella vita quotidiana e nelle tante battaglie che hanno affrontato nel corso dei secoli. Certamente il rossetto odierno è molto diverso da quello di Cleopatra, ottenuto da un miscuglio di insetti schiacciati con cere e oli. Ma a molte persone non è chiaro, ancora, dove deve essere buttato il rossetto terminato. Sicuramente nel cestino: ma quale dei tanti?
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