l’Orsa Amarena è letteralmente assediata insieme ai suoi cuccioli dai turisti che la cercano per fotografarla e portarsi a casa un ricordo con l’animale.
Determinati comportamenti sono talmente scorretti da rasentare il reato. Dopo che per mesi gli orsi sono stati messi all’indice dall’opinione pubblica, in conseguenza al tragico episodio che ha avuto come protagonista il decesso del runner Andrea Papi, ora con la stagione estiva, quando migliaia di turisti affollano non sono le spiagge ma anche le montagne, gli orsi tornano protagonisti da cartolina.
E data l’estrema attenzione mediatica su questa specie, ancora più i turisti vanno alla ricerca di qualche esemplare, per poterlo fotografare, postare, e magari farsi un selfie o costruire un fotomontaggio. E la povera Amarena, orsa che abita il parco nazionale dell’Abruzzo, è diventata l’attrazione turistica centrale insieme ai suoi due cuccioli.
Non c’è bisogno di aggredire un orso per dire di avergli dato fastidio. In questi giorni, un’ondata di persone ha invaso la località di Villalago e dei comuni vicini alla ricerca di F17 – l’Orsa conosciuta anche come Amarena – e dei suoi due cuccioli. Inizialmente, i turisti erano sembrati rispettosi dell’ordinanza del sindaco Fernando Gatta, che intimava di mantenere le distanze di sicurezza dall’orsa e dalla sua prole.
Tuttavia, nell’ultima settimana la situazione si è completamente invertita. L’orso marsicano è letteralmente inseguito, non per essere ucciso ma per essere fotografato. Le autorità locali segnalano che la situazione dell’ultima settimana, dove il flusso turistico è diventato esponenziale, è piuttosto grave. Appostamenti sotto l’albero dove l’orsa si arrampica, inseguimenti nei luoghi dove è più facile fotografarla. Neanche fosse una diva con i paparazzi in coda.
Il caso di Juan Carrito, diventato celebre lo scorso gennaio, non si deve più ripetere. Il piccolo orso marsicano era uno dei figli di Amarena. Essendo cresciuto in un ambiente fortemente antropizzato, aveva iniziato a fidarsi tanto dell’essere umano, da arrivare vicino alle strade ed alle macchine. È proprio questa eccessiva fiducia che lo ha ucciso. È stato investito da una vettura sulla Stradale 17 , ed il colpo è stato fatale. Non vogliamo che questa storia si ripeta nuovamente anche con la mamma Amarena, o con altri dei suoi cuccioli. L’occupazione da parte dell’uomo degli spazi riservati alla fauna selvatica dovrebbe avvenire soltanto nel pieno rispetto di chi ha il diritto di abitarli.
Dei nuovi legami tra la "carne finta" e gli stati di depressione sono emersi a…
Quante volte abbiamo mangiato i datteri a Natale? Dopo un pranzo abbondante, spesso accompagnano dolci,…
Indossi il cappello con il pon pon? In pochi sanno che potrebbe essere legato a…