[galleria id=”949″]Che la vita dell’orso bianco fosse in pericolo lo sapevamo. Ma che si potesse salvare suona come una notivà. Ebbene, per scampare dal rischio estinzione l’orso polare deve confidare nella buona sorte, nella clemenza del clima ma soprattutto nella bontà dell’uomo. Visto che, dobbiamo ficcarcelo bene nella testa, la causa primaria della riduzione del numero di esemplari di orsi polari siamo noi. Ma non tutto è perduto: per aiutarlo bisogna fare molto in fretta, o almeno, così sostiene uno studio condotto e pubblicato su Nature.
Per salvare l’orso bianco, spiega la ricerca, bisogna innanzitutto preservare l’habitat naturale in cui il mammifero vive. Questo è costantemente minacciato dai mutamenti climatici e dal riscaldamento globale, i quali causano inevitabilmente lo scioglimento dei ghiacci sui quale l’orso vive. E allora, cosa fare per contrastare il problema? La risposta è: ridurre le emissioni.
Ad essere convinti di poter ancora salvare la specie lo sono il team di ricercatori dell’U.S. Geological Survey, e tramite il coordinatore Steven Amstrup fanno sapere che: “Quello che abbiamo trovato è che il punto di non ritorno non è ancora stato raggiunto, e che in presenza di una diminuzione dei gas la quantità di ghiaccio artico potrebbe invertire la tendenza attuale, che è di una diminuzione drastica, e stabilizzarsi nei prossimi decenni, salvando così gli orsi“.
Rimane una clausola, però, fondamentale: “Bisognerebbe vietare del tutto la caccia e limitare al minimo indispensabile tutte le interazioni tra l’uomo e gli orsi“. Speriamo di riuscire ad evitare il peggio per questi splendidi animali.