Molti dubbi ruotano attorno alla morte dell’orso Knut. L’ormai ex beniamino dello Zoo di Berlino, che, ahinoi, ricordiamo essere morto lo scorso 19 marzo in seguito a un collasso e successivo annegamento nelle acque del laghetto, è stato sottoposto all’autopsia e quanto è emerso corrisponde, verosimilmente, alla comparsa di un danno cerebrale. Ma potrebbe esserci dell’altro, e lo scopriremo dopo il secondo esame. Vediamo cosa.
Secondo i primi accertamenti rilevati sul corpo del povero Knut, sono state riscontrate delle alterazioni cerebrali che hanno colpito il sistema nervoso centrale dell’orso bianco. Evento che ne avrebbe provocato gli spasmi e, successivamente, la perdita di equilibrio con crollo finale nel laghetto. Online esiste un video che riprende la morte dell’orso Knut (che ha provocato sofferenza anche agli altri animali del parco), ma ve lo risparmiamo perché sono sequenze terribili. Aiutatevi tramite la fonte dell’articolo.
Sotto accusa l’acqua dello stagno che, a detta di molti, è da giudicare ricca di alghe e quindi batteri che avrebbero compromesso la salute del povero orso bianco, già cagionevole di suo. Lo sostengono anche due veterinari, i dott.ri Enrico Moriconi e Francesco Roberto del sito GEAPress: “La diagnosi più probabile diventa un fatto cerebrale primario, una infiammazione acuta, una necrosi parziale. E sono molte le cause possibili, anche forme virali o batteriche. Se, come si sussurra in ambienti che hanno potuto osservare Knut da vicino, l’acqua della vasca non sembrava il massimo della pulizia e dell’igiene, ma solo se questa era la situazione, si può anche pensare ad un agente batterico presente nel liquido“. Staremo vedere cosa ci diranno in seconda battuta gli esami che ancora devono fare al povero Knut.