Avete notato che le vostre ortensie sono un pò sotto tono? Allora date un’occhiata a quali possono essere i motivi di questa debolezza.
Una delle piante particolari che potete decidere di far crescere all’interno della vostra casa, oppure sul vostro balcone, è sicuramente l’ortensia. Si tratta di una pianta, cosiddetta acidofila, che sicuramente ruberà il vostro sguardo per le sue caratteristiche foglie che sono molto grandi. Ma cosa si intende per pianta acidofila? Si fa riferimento al ph del terreno che, di solito, nel caso dell’ortensia va da un minimo di quattro ad un massimo di sei.
In quanto alla cura, l’ortensia è una pianta che non richiede particolare difficoltà nella sua gestione. Tuttavia bisogna attuare dei piccoli accorgimenti affinché le foglie non risultino secche o bruciate. Ma non perdiamo altro tempo e andiamo a scoprire più nel dettaglio come procedere e come salvaguarde la salute della pianta con piccole attenzioni che possono fare la differenza.
Quando si parla di ortensia subito ci accorgiamo di una situazione di sofferenza della pianta. Infatti vi sono alcuni segnali di tipo visivo che subito possono far pensare ad una sofferenza della pianta. In quel caso bisogna intervenire tempestivamente per eliminare la causa della sofferenza e dare nuova vita alla vostra pianta.
Nel caso dell’ortensia l’acqua non deve mai mancare, soprattutto se in vaso. Questo perché le vostre piante, poste nei vasi, tendono ad asciugarsi più rapidamente rispetto a quelle piantate direttamente nel terreno. Soprattutto nei periodi più caldi dell’anno, l’irrigazione deve essere continua e, nelle ore più cocenti, bisogna nebulizzare anche le foglie in modo tale da non farle disidratare.
Allo stesso modo, nel periodo invernale, l’ortensia deve essere posta quanto più lontano possibile da fonti di calore che possono far asciugare il terreno. Scegliete delle stanze dove l’umidità è maggiore e non vi è la presenza di caloriferi che possono seccare l’aria.
In quanto alla concimazione, meglio farla prima della fioritura. Tuttavia, in questo caso, bisogna scegliere un concime al rilascio lento, in modo tale da non andare a risvegliare la pianta dal cosiddetto periodo vegetativo. Tuttavia bisogna non esagerare con la concimazione e soprattutto non esporre la pianta a fertilizzanti molto aggressivi, così come anche alla luce diretta del sole.
Sia chiaro, si tratta di una pianta che non disdegna la luce del sole. Tuttavia, soprattutto nelle ore più calde della giornata, meglio allontare il rischio che le foglie si possano bruciare. Per salvaguardare la sua salute, poi, è opportuno riconoscere l’attacco di alcuni parassiti, soprattutto quelli della famiglia di succhiatori.
Parassiti che vanno a succhiare la linfa dell’ortensia stessa e possono portare un deperimento della vostra pianta. Uno dei parassiti più comuni è sicuramente la cocciniglia. Ma in alcuni casi vi può essere anche un’infestazione dovuta ai cosiddetti ragnetti rossi. Ma come capire se c’è presenza di questi parassi?
Non dovrete far altro che fare caso alla possibile presenza di ragnatele sulle foglie. Quando le foglie vengono attaccate da questi parassiti, inoltre, perdono vigore e presentano delle macchie soprattutto dove questi parassiti sono soliti pungere e mordere le foglie della vostra ortensia.
La cosa agire immediatamente con dei prodotti del tutto naturali che andranno sicuramente a migliorare la situazione come, per esempio, l’olio di neem che potete andare a distribuire su tutte le foglie, anche un utilizzando un normale nebulizzatore.
Volendo, potete creare anche un prodotto naturale, ovvero un decotto a base di aglio e pepe. Crearlo è molto semplice: non dovete far altro che lasciare in infusione per circa mezza giornata in un litro di acqua bollente, quattro spicchi di aglio e una manciata di pepe. Dopodiché non dovete far altro che lasciare raffreddare il tutto e nebulizzare il risultato sulle foglie della vostra ortensia.
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