Innaffiare le ortensie con l’acqua garantisce la possibilità di vederle germogliare e crescere. Quali gli effetti se si iniziasse ad usare anche il succo di limone?
Sono due i protagonisti dell’articolo. Da una parte vi è il limone, agrume che non ha bisogno di presentazioni e le cui proprietà benefiche sono decantate da numerosi pollici verdi sparsi nel mondo; dall’altra le ortensie, piante ornamentali di origine asiatica diffusesi rapidamente nel Vecchio Continente (a partire dal XVIII secolo) grazie alla bellezza degli arbusti dalla chioma compatta e dalla fioritura generosa e prolungata.
É assodato che tutte le piante abbiano bisogno di acqua per sopravvivere. Ovviamente anche le ortensie non sfuggono a questa legge della natura: molte persone sostengono, però, che il succo di limone sia un altro valido alleato per il benessere di queste semi-arbustive estremamente popolari per le loro variopinte infiorescenze (blu brillante, rosa, rosse, viola e bianco). Leggenda o verità?
Si sente spesso parlare della possibilità di innaffiare le ortensie con il succo di limone: l’affermazione, così posta, senza alcun altro tipo di indicazione o precisazione, è menzognera e mistificatoria. L’impatto che tale azione avrebbe su qualsiasi pianta, ortensia inclusa, sarebbe paragonabile a quello di una pioggia acida: brucerebbe le radici. Tali agrumi gialli sono infatti estremamente acidi e aspri: l’acido citrico, sua cifra distintiva, è presente fino a 47 g per litro di succo.
A meno che non si desideri dare sfogo alla propria voglia di sperimentare e di mostrare gli effetti delle piogge acide in un ambiente controllato – rispolverando il piccolo chimico dentro di sé, senza però investire sull’omonimo gioco con cui sono cresciute numerose generazioni – oppure trasformare la propria ortensia in una cavia, è preferibile evitare di usare solo il succo di limone.
Il succo di limone “puro” può uccidere una pianta; se mescolato con l’acqua, può invece risultare di giovamento per alcune tipologie: l’ortensia rientra tra queste. Per non trasformare questa operazione in uno sterminio, è necessario aggiungere metà cucchiaio di succo di limone a 2 litri circa d’acqua (in modo tale che sia assolutamente preponderante quest’ultima). Applicare poi sulla pianta con uno sprazzino oppure versare nel sottovaso in modo tale che l’assorbimento sia lento e graduale.
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Con questa soluzione si avrà la possibilità di: allontanare parassiti quali cocciniglie e tripidi, scongiurare malattie che possano arrivare a intaccare anche le radici e liberarsi delle erbacce. Per ottenere risultati, l’operazione andrebbe ripetuta non meno di due volte a settimana.
Se non si vuole usare il succo del limone, si può anche optare per la buccia di questo agrume: non solo molti parassiti ne detestano l’odore ma è inoltre ricca di nutrienti (vitamine e i minerali) ideali per il compost.
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