Per avere un orto rigoglioso anche nel periodo invernale ci sono alcune semplici regole da rispettare: risultati garantiti.
L’orto non si fa esclusivamente in primavera ed estate, anzi, sono molte le piante che crescono nei mesi invernali. Primo tra tutti il radicchio, seguito da cicoria, broccoli, cavoli, bietole, carciofi, spinaci, porri, finocchi, cardi e cime di rapa. Ovviamente per mantenere sano e rigoglioso l’orto vanno considerati alcuni punti, i quali possono variare in base a determinati fattori.
Radicchio: la verdura regina dell’inverno
Nell’orto invernale non possono mai mancare il radicchio e il pan zucchero. Per valorizzare il loro sapore sono necessari alcuni accorgimenti. Esistono diversi tipi di radicchio che possono essere piantati nell’orto: da una varietà più amara a quella più dolciastra. Perciò una volta scelto quella che piace di più, si può passare alla coltivazione.
I radicchi fanno parte della famiglia delle cicorie, difatti alcune varietà possono anche essere scambiate. Tutto sta proprio nel gusto e quello del radicchio deve essere amaro e dolciastro allo stesso tempo. Quando arriva il momento di prelevarlo dall’orto, il ciuffo va reciso alla base lasciando indietro quelle foglie che hanno toccato terra o non sono belle, di conseguenza non buone. Prima di essere raccolto, inoltre, il radicchio deve diventare del caratteristico viola. Se ci sono degli accenni di verde, significa che deve ancora finire di maturare.
Il sapore dell’orto può essere condizionato da tre fattori
Quando ci si dedica alla cura dell’orto, bisogna sapere che il sapore della propria verdura può cambiare in base a determinati fattori esterni che influenzano le colture. In primis la temperatura, tutte le colture invernali come cavoli e cicorie, diventano buone quando c’è il freddo. Quando arrivano i primi venti gelati, diventano più croccanti e molto più gradevole è anche il loro sapore.
In secondo luogo, l’acqua: va data quotidianamente ma non troppa, infatti quando piove meglio smettere di innaffiare l’orto. Troppa acqua potrebbe portare la pianta a marcire e a slavare il sapore.
Infine, essenziale è la concimazione. Più è ottima la concimazione, un letame fatto bene composto da tante sfumature, e più buone diventano le colture. Diffidare dal solo e semplice npk poiché servono un sacco di microelementi per rendere complesso il gusto. Anche le concimazioni liquide possono contribuire ad un buon raccolto, soprattutto in momenti di stress.