Stabilire rapporti con le altre persone attraverso il giardinaggio allevia la solitudine e permette di vivere più a lungo. Uno studio inglese ha rivelato il perchè
Molti psicologi ritengono che la nostra salute dipenda da molteplici fattori. Non si tratta solo di salute fisica ma anche di benessere della mente e relax del corpo. La solitudine, ad esempio, è tra le prime attività ad avere un influsso negativo sulla salute fisica e mentale e sull’aspettativa di vita.
L’isolamento, e a maggior ragione dopo due anni di pandemia, è diventato tra le cause principali di depressione e malcontento della popolazione anche giovanile. Alcune ricerche sostengono che l’isolamento favorisce l’aumento della pressione sanguigna e il tasso di colesterolo, aumentando i rischi di cardiopatie. Questo ha fatto sì con gli anni che attività in comune venissero sostenute anche da iniziative politiche e sociali.
A seguito di un’analisi svolta in Inghilterra che ha permesso di far emergere dati importanti, si è compreso che il 20% del tempo dedicato dai medici di base ricade sul fattore solitudine, alla mancanza di rapporti sociali e di isolamento. Così, alcuni medici inglesi hanno cominciato a prescrivere come cura il giardinaggio, specie se fatto in comune. Alleviare depressione e stress e ansia provocate dall’emarginazione ha permesso alle persone di riconciliarsi con la natura, restando a contatto con altri esseri umani.
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Si è quindi evidenziato che gli orti e i giardini comunitari o di quartiere connettono persone di diversa estrazione socieconomica, culturale e religiosa e aiutano ad integrare quelle che si sentono più emarginate dalla società. Un progetto di condivisione di abitudini, spazi e attività che restituisce alle persone la possibilità di scambiare idee, relazionarsi con il prossimo, far crescere piante, fiori e cibo.
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Sono molteplici i corsi sviluppatesi in ogni parte d’Europa di giardinaggio e di coltivazione di un orto. Anche nelle scuole l’incremento legato alle attività della terra ha permesso di favorirne l’insegnamento anche ai più piccoli.
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