Per coltivare l’orto è importante conoscere le caratteristiche del proprio terreno. Se questo è argilloso, saperne i pregi e difetti può aiutare per sfruttarlo al meglio
Quando si decide di coltivare un orto o un frutteto è importante conoscere i parametri più importanti riguardo la tipologia di terreno nel quale si sta seminando. La granulometria, ovvero la grandezza delle particelle di minerali nel terreno o il pH, sono solo alcuni di questi.
Conoscere questi parametri, i punti di forza e quelli di debolezza, permette di migliorare la resa del terreno o di capire se sono necessari interventi per modificare le caratteristiche del terreno, come lavorazioni o concimazioni. Esistono numerose tipologie di terreno: argilloso, limoso, sabbioso o franco, classificati in base alla granulometria. Il terreno argilloso, in particolare, è molto diffuso in diverse zone d’Italia, vediamone quindi pregi e difetti.
Terreno argilloso: punti di forza e punti di debolezza
I terreni argillosi sono tra le tipologie di terreno a grana più fine e possiedono la caratteristica di essere particolarmente fertili. Per questo motivo se state pensando di creare un orto su questo tipo di terreno, probabilmente è la scelta giusta. In ogni caso è sempre bene studiare le caratteristiche del terreno prima di realizzare coltivazioni e applicare di conseguenza alcune accortezze.
È possibile capire se il terreno è argilloso osservando la grana delle sue particelle. In questo caso è molto piccola, con un diametro minore a 0,002 mm. Non potendo ovviamente misurare a mano le particelle, si possono in alterativa osservare alcune caratteristiche empiriche.
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Quando un terreno argilloso è asciutto tende a formare delle crepe, tanto più pronunciate quanto più il terreno contiene argilla. Quando invece questo terreno è bagnato diventa molto fangoso e scivoloso e ci mette molto tempo ad asciugarsi. A queste caratteristiche sono legati sia i pregi che i difetti di questa tipologia di terreno.
Il maggior pregio dell’argilla è il fatto di essere molto fertile, perché lega a se le sostanze organiche nutritive rilasciandole lentamente alle piante. Allo stesso tempo, i terreni argillosi possono non essere la scelta ottimale quando piove spesso. Questi terreni, infatti, possono essere lavorati solo quando non sono né troppo secchi né troppo umidi. L’argilla infatti, impiega molto tempo ad asciugarsi.
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In più il ristagno di acqua può causare problemi per la coltivazione di certi ortaggi e alberi da frutto, rendendo deboli le radici. Per questo motivo, quando si vuole creare un’orto su questa tipologia di terreno, è bene lavorarlo in profondità e rialzare l’orto per favorire il drenaggio dell’acqua.