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Ad aggiudicarsi l’Oscar 2015 come miglior corto animato è stato Feast, il cortometraggio realizzato da Walt Disney e diretto dal regista americano Osborne. Il corto è stato prodotto con la tecnologia 3D e in pochi minuti ripercorre il rapporto che ha legato, nel corso di 12 anni, un cane e il suo amico umano. Davvero una bella storia, che ha il pregio di essere stata condensata in pochissimi spazi e che ci fa vedere quanto importante possa essere il rapporto tra un essere vivente a quattro zampe e noi umani. Spesso non si ha l’occasione di parlare senza retorica di questa relazione particolare che si instaura fra l’uomo e gli animali, ma il film della Walt Disney riesce, in questo caso, a mettere l’accento su delle caratteristiche particolari, che ne determinano la spettacolarità.
La Disney si è assicurata moltissimi premi. L’anno scorso ha vinto l’Oscar per il miglior film d’animazione con Frozen – Il regno di ghiaccio. Poi all’87esima edizione degli Academy Awards la vittoria della famosa casa di produzione si è ripetuta con Big Hero 6. Adesso, con la vittoria di Feast, il quadro è veramente completo. Protagonista del corto è un cane fedele e goloso, che, al pari del suo amico umano, preferisce le patatine fritte, le polpette e le salse. Preferisce ingozzarsi di tutti questi cibi che considera deliziosi, piuttosto che ricorrere ad un’alimentazione sana. Ma l’immagine che ne risulta è quella di un personaggio simpatico, capace di far sorridere e di conquistare la benevolenza da parte di tutti.
Nel corto cinematografico della Walt Disney vediamo il cucciolo crescere felice, fino a quando, con l’arrivo della fidanzata del suo amico umano, cominciano i primi malumori, perché la ragazza è favorevole ad un’alimentazione basata su cibi che considera sani. Si tratta, a questo punto, per il cane di dover superare anche i suoi piccoli egoismi e di aprirsi totalmente all’amore nei confronti del suo amico. Feast vuole dimostrare in sostanza che anche gli animali sanno essere generosi, costruendo un rapporto di affetto e superando le eventuali difficoltà, che possono essere di intralcio. Feast, oltre a divertire, appare davvero come un prodotto cinematografico che può essere d’esempio per un rapporto felice tra animali e persone. La storia è molto semplice, ma ci fa riflettere veramente.
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