Tanti di voi si saranno chiesti di che colore è l’ossigeno, l’elemento fondamentale per la vita dell’uomo e degli animali: la risposta alla domanda.
Sono tantissime le domande che ci poniamo durante la vita e, quasi sempre, a risolvere i dilemmi ci pensa la scienza. Con innumerevoli studi e analisi, gli esperti del settore riescono a rispondere ai quesiti più bizzarri.
Con l’avvento di internet, e soprattutto dei social network, la ricerca delle risposte a queste domande è sicuramente diventata più semplice. Molti esperti o semplicemente appassionati di scienza, difatti, si sono cimentati nella realizzazione e pubblicazione di video che soddisfano la nostra curiosità. Tra questi anche “Scienzaedintorni” che, di recente, ha spiegato di che colore sia l’ossigeno.
Non esiste elemento più importante in natura dell’ossigeno. Questo gas è fondamentale considerando che gli uomini e gli animali hanno la necessità di respirarlo per vivere, la stessa Terra è, difatti, composta per circa un quinto di ossigeno.
Quanti di voi si sono chiesti che colore abbia questo gas? Se sì, a fornirci la risposta al curioso quesito è stato anche Matteo Albrizio che da tempo gestisce il canale Instagram “Scienzaedintorni” parlando, appunto, di scienza. L’ossigeno allo stato gassoso è, ovviamente, trasparente, ma se portato allo stato liquido acquisisce un colore preciso: un blu pallido tendente all’azzurro. Per passare a questo stato deve essere raffreddato a temperature bassissime, sotto i 215 gradi.
Questa tipologia di ossigeno, per via delle sue proprietà ossidanti, è largamente utilizzato nel settore dell’industria aerospaziale. Proprio all’ossigeno liquido si deve la nascita dei voli nello spazio utilizzati nei motori degli Shuttle.
Il primo a riuscire nell’impresa di ottenere dell’ossigeno allo stato liquido è stato il fisico e inventore francese Louis Paul Cailletet che nel dicembre del 1877, attraverso degli esperimenti, portò l’ossigeno dallo stato gassoso a quello liquido. Lo scienziato, però, aveva ottenuto solo una piccola quantità di liquido, poi dopo qualche anno, nel 1883, furono Zygmunt Wróblewski e Karol Olszewski, professori polacchi, a ricavare una quantità misurabile.
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