Appaiono sempre più preoccupanti e soprattutto sconvolgenti le notizie che ogni anno arrivano dall’overshoot day, ma di cosa si tratta?
Come prima cosa facciamo un piccolo passo indietro e cerchiamo di capire di cosa parliamo nello specifico quando facciamo riferimento al cosiddetto overshoot day. Si tratta, per dirla in termini semplici, di un debito che abbiamo con la terra e che inizia in un giorno preciso. Ogni anno, infatti, noi consumiamo quelle che sono le risorse che sono presenti sulla Terra e di cui possiamo disporre.
Come ben sappiamo, però, queste risorse non sono illimitate ma anzi hanno un limite ben preciso che, tuttavia e per colpa dello stile di vita ormai sconsiderato e fuori controllo che tutti noi portiamo avanti, sembriamo quasi ignorare. In poche parole, tutti noi ci comportiamo quasi come se le risorse presenti sul pianeta fossero illimitate, non tenendo invece in considerazioni quelli che sono i rischi e le conseguenze a cui andiamo incontro in questo modo.
Queste risorse però hanno una fine e sono variegate, alcune specifiche per l’inverno e altre per l’estate, proprio per permetterci di adattarci al meglio alle differenti stagioni. Da un po’ di tempo, molto esteso, a questa parte però l’essere umano non fa altro che chiedere e pretender sempre di più dalla terra, finendo in questo in questo modo per esaurire le risorse annuali messe a disposizione molto prima del tempo e continuando a sperperarle e usarle come se ne avesse altre a disposizione.
Quello che potrebbe essere definito in un certo senso l’anno zero di questa nostra cattiva abitudine è proprio il 1971: anno in cui la società dell’essere umano ha cominciato a cambiare rotta e soprattutto ad avere un approccio e uno stile di vita sempre più consumistico. Si tratta di una spirale di condotta nota anche con il termine di “unlimited growth”, che rappresenta per l’appunto questo atteggiamento di disinteresse e di non curanza nei confronti dell’offerta di risorse terresti. Da allora, questo overshoot day (ovvero giorno in cui esauriamo le risorse disponibile) ha cominciato anticiparsi sempre di più.
Se nel 1971, infatti, questa data è caduta nel mese di dicembre e dunque ha, tutto sommato, generato dei danni davvero piccoli e parziali, non si può dire lo stesso per gli ultimi anni. Man mano che andiamo avanti, aumentano sempre di più gli sforzi che chiediamo alla Terra, a tal punto che nel corso di quest’anno l’overshoot day è arrivato terribilmente precocemente.
La triste e terribile ricorrenza è infatti arrivata nel corso del 1 agosto, segnalandoci in questo modo che con i nostri ritmi attuali per continuare a vivere come facciamo avremmo bisogno di circa 1,7 pianeti a nostra disposizione.
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