Settembre, tempo di pacciamatura. Questa tecnica di giardinaggio permette alle piante di creare un vero e proprio tappo di protezione dalle gelate invernali
Una tecnica antica eppure tanto utilizzata anche nei giardini urbani e contemporanei. Spesso sfruttata nelle aiuole metropolitane dove sono piantate specie da fiori, annuali o perenni, la pacciamatura è un rimedio semplice ed efficace.
La pacciamatura consiste nel posizionamento di uno strato superficiale di materiale organico, che può essere di diverse consistenze e sostanze. Grazie a questi materiali il terreno sottostante è protetto dall’esposizione solare diretta. In questo modo, inoltre, diminuisce radicalmente la crescita di piante infestanti.
La pacciamatura consiste quindi in una vera e propria protezione naturale del terreno intorno alle piante. Il suolo e il terriccio anche nei mesi invernali deve mantenere un certo grado di umidità e grazie alla sistemazione di materiale organico rimane in costante contatto con il terreno.
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Anche nell’orto, è consigliata la pacciamatura perchè permette di evitare la crescita di piante infestanti che ridurrebbero di molto l’energia, i sali minerali e il terreno stesso agli ortaggi piantati. In generale, le sostanze naturali come il legno o le foglie secche permettono a lungo andare di donare al terreno sostanze nutrienti.
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I materiali organici più utilizzati per questa tecnica efficace possono essere: cortecce, legnetti, foglie vecchie o secche, fibra di cocco o gusci del cacao ma anche ciottoli, sassi, pietre dure o di vetro. Ultimamente molti vivai e garden center permettono l’acquisto di questi materiali “alternativi” e biodegradabili. L’alternativa più economica della pacciamatura è l’utilizzo dei fondi di caffè che stesi sulla superfice svolgono discretamente la loro funzione.
Non solo! Sono disponibili negli ultimi anni anche teli di fibra di mais completamente naturali. Questi sono ancora più semplici da sistemare sul terreno e donano la stessa efficacia alle colture sottostanti. E’ possibile creare dei fori nel telo in corrispondenza delle piante e picchettare i bordi più estremi o fissarli con dei sassi.
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