I packaging che imballano i prodotti che acquistiamo sono sempre più sostenibili, grazie alla svolta ambientale: vediamo insieme quali sono le tipologie sul mercato e perché sono importanti
L’attenzione e il rispetto per l’ambiente negli ultimi anni hanno fatto enormi passi avanti ed i cittadini, le aziende e i governi attuano una serie di comportamenti, strategie e azioni che sostengono la tutela della salute del nostro Pianeta. La virata green, che sta interessando la politica mondiale attraverso la transizione energetica e tutte le sue implicazioni, si esplica in tutti i settori economici con differenti approcci. L’obbiettivo però è comune e si prefissa la decarbonizzazione dell’intero globo entro il 2050, la riduzione delle emissioni di Co2 nell’atmosfera e il Net-zero.
Un aspetto rilevante dei problemi che attanagliano l‘ambiente è il sovraccarico di rifiuti che vi vengono rilasciati. Le politiche di raccolta differenziata che consentono di attuare il riciclo dei materiali altrimenti inquinanti, stanno dando ottimi risultati, soprattutto nel nostro Paese che, da questo punto di vista, ottiene la collaborazione di tutti. Infatti, cittadini, imprese e amministrazioni comunali hanno raggiunto ormai la giusta consapevolezza rispetto all’importanza di contribuire alla sostenibilità ambientale, ognuno con le proprie competenze.
I packaging sostenibili
Parlando di cittadini, imprese e consapevolezza ambientale, è facile arrivare a definire i comportamenti e le azioni che possono contribuire a rispettare e tutelare il nostro Pianeta. Un settore che ha riservato novità green sempre più varie ed interessanti è quello che si occupa di produrre gli imballaggi che vanno a contenere i prodotti sul mercato. Anche il packaging può essere sostenibile e rientrare nelle scelte consapevoli di cui abbiamo bisogno se vogliamo combattere l’accumulo incontrollato di rifiuti sulla Terra.
Materiali biodegradabili, riciclati e riciclabili compongono il panorama dei nuovi contenitori green che stabiliscono una svolta nel mondo degli imballaggi. Le possibilità sono numerose ormai, basta scegliere tra i materiali che derivano dall’attività di riciclo, riutilizzabili, non tossici, ottenuti da produzione a bassa emissione di gas serra. Tra questi spiccano la carta e il cartone, la polpa di cellulosa, il cosiddetto tessuto non tessuto, le bioplastiche e il buon vecchio vetro.
Materiali bio innovativi
La ricerca e l’innovazione tecnologica non ha deluso nel dare il suo contributo in questo campo, arrivando a realizzare materiali come i polimeri bioingegnerizzati, da stampare in 3D e quindi perfettamente adattabili al prodotto da imballare, ma anche materiali ottenuti dal mais e da altri prodotti organici e persino dai metalli. La nostra vita è costantemente dedicata a sballare prodotti di ogni genere, per diverse necessità, di continuo.
Da qui l’importanza delle scelte effettuate dalle imprese produttrici, che investono sempre più nel packaging sostenibile, collocando in questo modo il proprio marchio nel corretto posizionamento sul mercato, sempre più attento al green. Di pari passo quelle dei consumatori che, riciclando, pensano concretamente al futuro, con vantaggi per tutti, soprattutto per l’ambiente.
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