Chi vive a Padova, non può certo ignorare questa situazione: deve sapere cosa hanno detto gli esperti. E’ stato lanciato un allarme da non sottovalutare
La città della Pianura Padana è stata oggetto di un allarme record negli ultimi giorni. Chi vive a Padova non può più ignorare questa situazione: le condizioni stanno peggiorando e si rischia qualcosa di più grave e proibitivo. C’è un killer che si appresta ad uccidere silenziosamente gli abitanti.
E’ stata una recente ricerca scientifica a far scattare le prime preoccupazioni. Padova è ufficialmente la città con il rischio maggiore di tutta Italia: è necessario prendere provvedimenti. L’associazione Legambiente ha pubblicato i dati forniti dalla stazione di rilevamento Arpav della Mandria. Il 2022 è in assoluto l’anno peggiore.
Padova, è allarme e devono saperlo tutti: c’è un killer silenzioso
Il killer in questione è l’inquinamento atmosferico e Padova è ufficialmente la città più avvelenata d’Italia. E non è solamente l’anidride carbonica a rendere l’aria della città irrespirabile: fra le varie sostanze inquinanti, c’è in gran misura l’ozono, un gas da non sottovalutare.
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Si trova naturalmente nella stratosfera ed è capace di assorbire la maggior parte dell’energia proveniente dal Sole, soprattutto le radiazioni a bassa lunghezza d’onda, nocive per la salute dell’essere umano. La presenza di livelli eccessivi di ozono nelle parti più basse dell’atmosfera porta inevitabilmente delle conseguenze sull’uomo, dalle irritazioni agli occhi all’ostruzione delle vie respiratorie e danni permanenti agli organi. Fra i soggetti più a rischio, ci sono chi soffre di asma e altre patologie respiratorie, bambini, anziani, malati e donne in gravidanza.
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Il Bel Paese, in generale, soffre di questa sostanza nell’atmosfera. Ma la zona peggiore è soprattutto quella della Pianura Padana. Il record nei tempi più recenti lo ha registrato Padova, dove per ben 75 giorni l’ozono ha superato il limite massimo tollerabile dalla salute umana. La causa è indubbiamente la crisi climatica. Un’estate priva di piogge ha favorito la crescita dello smog fotochimico. Infatti, l’ozono si forma quando i prodotti inquinanti, nati da processi di combustione (come il traffico) reagiscono alla troppa luce solare. Per combatterlo, è necessario rivedere la mobilità della città (favorire quella elettrica, incentivare l’uso dei mezzi pubblici), incrementare le aree verdi, che soprattutto in centro scarseggiano.