Gli ambientalisti mettono in guardia ed evidenziano quali sono i rischi per animali e ambiente dell’uso dei palloncini: i dati.
La plastica è ogni giorno oggetto di grandi dibattiti. Sappiamo bene che è necessario ridurla al massimo e, se si può, bisognerebbe evitarla: per riuscire a smaltire una solo bottiglia di plastica si impiegano parecchi anni, anzi sarebbe meglio dire 450 anni per riuscirsi a decomporsi completamente.
Non è finita qui, però, un altro problema riguarderebbe tutti quei prodotti che sono realizzati in plastica, ma che non possono essere riciclati, tra questi rientrano alcuni oggetti, ad esempio: arredamenti, penne, pennarelli, pettini, spugne, bacinelle, sedie. Il WWF, in tal senso, si è espresso e ha acceso i riflettori su un altro oggetto molto diffuso e usato, stiamo parlando degli spazzolini da denti. Questi sono utilizzati e acquistati quotidianamente, purtroppo di conseguenza ogni giorno, per ovvie ragioni, ne vengono buttati moltissimi.
L’associazione Plastic Free, invece, ha parlato dei palloncini e ha voluto consegnare diverse proposte a Sergio Costa, presidente della Camera dei Deputati. Gli attivisti hanno cercato di indagare anche sul forte impatto che hanno sull’ambiente i palloncini.
Si tratta di oggetti che sin da bambini si è abituati ad avere, basti pensare alle feste di compleanno, questi diventano protagonisti indiscussi, ma con il passare del tempo vengono utilizzati anche durante eventi e matrimoni. Durante queste ricorrenze è consuetudine lanciare in aria questi oggetti, ma è importante sapere che fine fanno. Semplice potrebbero recare danno alla flora e alla fauna. Purtroppo, gli animali spesso li scambiano per cibo e si rivelano fatali per la loro vita.
Plastic Free, da tempo è impegnata per tutelare l’ambiente e già nei giorni scorsi aveva organizzato delle azioni in tal senso.
La pericolosità è molte volte sottovalutata. Tra gli animali messi più a rischio da questi oggetti troviamo: tartarughe e uccelli. In tal senso è necessario parlare di una ricerca che è stata condotta dall’Università di Wales Swansea, gli studiosi hanno evidenziato come i residui di palloncino rappresentano, pensate un po’ l’80% dei rifiuti e questi purtroppo vengono trovati all’interno dello stomaco di alcune tartarughe marine che sono state analizzate. L’associazione in merito ai dati venuti fuori ha chiesto, quindi, una maggiore attenzione.
Bisogna ora più che mai cercare di schierarsi con l’ambiente e cercare il più possibile di limitarne l’uso, la natura ce ne sarà grata.
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