Quando cultura e natura si fondono, nasce un connubio che si propone di essere uno spettacolo irresistibile. E’ il caso del ‘castello di cotone’: dove poter visitare questo sito immerso nel candore.
Il mondo è bello perché è vario, ma soprattutto perché la natura lo è. Spesso ci circondiamo di paesaggi e scenari naturalistici senza però sapere quale storia hanno alle spalle e quali siano i fenomeni che hanno scatenato il loro aspetto attuale. Le scienze naturali ci aiutano in questo, ma quando lo vediamo con i nostri occhi tutto assume un senso diverso. Questo è particolarmente vero nel caso di Pamukkale, uno dei siti naturali più belli al mondo.
Toccare con mano le manifestazioni della natura può essere motivo di stimolo a maggiore cura verso i siti naturali, sparsi non soltanto vicino a noi ma in tutto il mondo. Le terme di Pamukkale, che nel senso letterale del termine significa ‘castello di cotone’, sono proprio l’esempio lampante di come conservare un patrimonio così raro possa solo arricchire il nostro pianeta di ulteriore storia e bellezza. Ma cosa c’è dietro il suo nome e perché questo luogo è così famoso? Scopriamolo.
Come suggerisce il nome, Pamukkale è un termine turco. Il sito termale si trova infatti in Turchia, nella provincia di Denizli, la quale fa parte della famosa regione della Cappadocia. Situata nei pressi dell’area archeologica dell’antica città greco-romana di Hierapolis, Pamukkale nasce in seguito ad una serie di terremoti che hanno portato alla formazione di queste fonti termali. I movimenti tettonici del territorio hanno fatto sì che le acque, una volta emerse, fossero complici della formazione di calcare e travertino, che dà il famoso aspetto bianco candido alle terme.
Questo è accaduto perché l’acqua fuoriuscita in queste fasi di movimenti tellurici è composta da ioni di calcio, zolfo, idrogeno-carbonato e anidride carbonica che, persa nello spostamento della terra, causa un processo chimico di passaggio a bicarbonato a carbonato di calcio. A causa anche dell’abbassamento della temperatura, l’acqua che precipita a contatto con l’aria dà vita alla formazione di questi strati di ghiaccio, calcare e travertino.
Questa fortezza candida dà l’idea di un campo innevato di bianco, simile appunto ad un castello di cotone. A questo punto la domanda che sorge spontanea riguarda la temperatura dell’acqua termale. In realtà i gradi si aggirano intorno ai 33 – 35 di temeratura e hanno anche delle proprietà benefiche, come del resto ogni fonte termale. Ma in quanto patrimonio dell’UNESCO non è possibile fare il bagno o fare uso delle sue acque. A questo c’è un motivo ed è dato dalla storia del luogo.
La verità scientifica si accompagna spesso alla leggenda, in questo le terme di Pamukkale non fanno eccezione. Si narra infatti che i giganti nell’antichità avrebbero lasciato asciugare il cotone all’aria, esponendolo agli agenti atmosferici per milioni di anni. Ma la verità è che lo sgorgare dell’acqua ha modellato queste vasche termali, dando l’aspetto che vediamo oggi. La particolarità che le rende uniche al mondo, è stata però anche la causa di una parte della sua storia in cui l’uomo è protagonista.
Come si può ben immaginare, Pamukkale attira ogni anno milioni di turisti. Per questo nel corso degli anni nacque un vero e proprio sito turistico con tanto di costruzione di hotel e alberghi, causando la deturpazione non solo del luogo naturale ma anche la contaminazione del corso naturale dell’acqua, deviata per riempire le piscine degli alloggi. Per permettere maggiore agio ai visitatori, furono anche costruite delle strade artificiali andando a inquinare uno dei posti al mondo in cui la natura fa il suo corso.
Per questo l’Unesco, l’Organizzazione delle Nazioni Unite volta alla tutela del patrimonio culturale mondiale, ha così messo fine ai danni dichiarando le terme di Pamukkale patrimonio dell’umanità. Salvato in extremis dalla mano dell’uomo, il castello di cotone è stato così sottoposto ad una serie di interventi di rifacimento e di ripristino della sua forma naturale. Il colore candido si stava infatti inscurendo, ma le costanti cure e attenzioni, compresi i costanti controlli durante le visite dei viaggiatori, stanno permettendo al luogo di ritornare al suo stato di primitiva bellezza.
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