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Panama, a causa dell’innalzamento dei mari città costiere dovranno spostarsi

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Il livello dell’Oceano Atlantico sta mettendo a rischio un’isola a Panama e la sua popolazione che potrebbe essere costretta a trasferirsi sulla terraferma.

Popolazione Gardi Sugdub rischio mare
Spiaggia (Foto da Canva) – Ecoo.it

Da anni si parla dell’innalzamento dei livello del mare che mette in pericolo varie zone del Pianeta provocando inondazioni e l’erosione delle coste. Una condizione che non mette a repentaglio solo gli ecosistemi, ma anche le popolazioni e le infrastrutture di queste aree.

Conseguenze che stanno già vivendo i residenti di una piccola isola a Panama che, purtroppo, l’Oceano Atlantico sta inghiottendo poco per volta. Sono stati già pianificati i trasferimenti verso la terraferma, pianificazione iniziata da tredici anni ma mai messa in atto.

Panama, Gardi Sugdub sempre più a rischio per l’innalzamento dell’Atlantico

Gli abitanti di Gardi Sugdub, piccola isola dell’arcipelago di San Blas a Panama, stanno pagando sempre di più l’innalzamento del livello del mare. L’Oceano Atlantico pian piano starebbe sommergendo la piccola isola, delle dimensioni di circa 37000 metri quadrati.

Bandiera di Panama (Foto da Canva) – Ecoo.it

A Gardi Sugdub vivono circa 1.300 persone tutte appartenenti al popolo indigeno dei Guna ora sempre più a rischio per via di questa situazione che potrebbe presto definitivamente inghiottire l’isola. A documentare quanto sta accadendo un rapporto redatto da Human Rights Watch (Hrw) nel quale sono state raccolte circa 40 interviste degli abitanti stessi. Al momento, come si legge nel rapporto, non ci sarebbero spazi dove i bambini possano giocare, ma anche le scuole fanno fatica a contenere gli studenti: le strutture non sarebbero più adeguate. Ovviamente non ci sono neanche più aree per poter edificare. Il sovraffollamento sull’isola starebbe provocando anche la diffusione di malattie, come la tubercolosi.

Il progetto per i residenti

L’Oceano Atlantico (Foto da Canva) – Ecoo.it

Il Governo si è impegnato, dunque, in un progetto per trasferire questa popolazione verso la terraferma. Un’iniziativa partita nel 2010 e che prevedeva la costruzione di un ospedale e di una scuola: questi dovevano essere pronti nel 2014, ma ancora non sarebbero terminati e, dunque, agibili. Non è chiaro quando possano iniziare questi trasferimenti, ma potrebbero esserne necessari anche degli altri considerato che a rischio non ci sarebbe solo Gardi Sugdub, ma anche altre isolette dell’arcipelago.

Secondo le previsioni dell’Ipcc (Intergovernamental panel on climate change) il tratto di mare in questa zona potrebbe salire di 0,27 metri entro il 2050, un dato notevole se si considera che il centro di Gardi Sugdub sarebbe solo ad un metro di altezza rispetto al livello del mare.

Marco Spartà

Nato nel 1991 in Sicilia. Giornalista Pubblicista e laureato in Media comunicazione digitale e Giornalismo alla Sapienza di Roma. Da oltre dieci anni ricopro il ruolo di articolista collaborando per diverse testate. Scrivo di cronaca, politica, ambiente, economia e sport. Una grande passione mi lega alla cronaca nera e all'attualità a cui dedico gran parte della mia scrittura.

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