Sembra l’epilogo di una fiaba dei fratelli Grimm e invece è successo davvero: in Australia sono stati ritrovati i resti di un uomo nella pancia di un coccodrillo.
Si chiamava Kevin Darmody il gestore di un pub australiano che qualche giorno fa era scomparso apparentemente nel nulla dopo essersi recato nel nord del Queensland per una battuta di pesca. Quella zona dell’Australia è risaputamente infestata di grandi rettili, eppure Kevin e i suoi compagni non avevano badato alla questione, decidendo anzi di organizzare una spedizione verso il Lakefield National Park, per la precisione a Kennedy Bend.
A partire da sabato scorso (29 aprile), però, si erano perse tutte le tracce dell’uomo di 65 anni. Nel tentativo di ricostruire l’accaduto, la polizia locale ha ricevuto testimonianze di grandi urla udite da lontano. Alcuni pescatori hanno infatti riferito di aver sentito urlare molto forte e poi di aver visto un grande spruzzo d’acqua.
A distanza di quasi una settimana i resti del pescatore australiano sono stati ritrovati nello stomaco di un coccodrillo. I ranger della zona hanno infatti riferito di aver abbattuto due coccodrilli di grandi dimensioni, uno di 4,2 metri e uno di 2,8 metri. Ed è proprio nello stomaco di uno dei due che i resti del pescatore sono stati rinvenuti.
Stando alle ricostruzioni degli esperti entrambi i rettili avrebbero attaccato il pescatore, ma solo uno dei due avrebbe poi pasteggiato con la preda. Si è trattato sicuramente di un triste epilogo, che in parte ci ricorda episodi di fiabe quali Cappuccetto Rosso. Sfortunatamente, però, il fatto è avvenuto realmente e Darmody ha perso la vita in seguito allo scontro coi grandi rettili.
Come riferito da Michael Joyce, infatti, responsabile della fauna selvatica della regione australiana, “il Queensland è il paese dei coccodrilli. Se siete in acqua e soprattutto se vi trovate a Lakefield, che è specificamente designato come sito per la protezione dei coccodrilli, dovete aspettarvi di vedere i coccodrilli in quelle acque“.
D’altronde il coccodrillo potrebbe detenere il primato per il morso più letale, un pericolo sicuramente da non sottovalutare!
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