[galleria id=”45″]Il riscaldamento globale dovuto in gran parte alle emissioni di gas serra, tra cui la famigerata CO2, spinge l’investimento delle case automobilistiche nel settore delle auto ecologiche, ibride e soprattutto elettriche.
La stessa Cina, colosso economico del 21° secolo e grande produttrice di anidride carbonica, ha fiutato l’affare delle fonti energetiche rinnovabili, oltre che l’eccessiva dipendenza dal petrolio proveniente dal Medio Oriente. E, come rilevato da AmbientEnergia, entro il 2011 punta a produrre 500.000 veicoli elettrici ed ibridi ogni anno stanziando fondi ingenti destinati alla ricerca nel settore. E in Occidente? Il gruppo Chrysler, in accordo con la Fiat, intende produrre entro il 2010 autovetture elettriche (tra le quali una monovolume, una supercar ed una Jeep) dotate di batterie agli ioni litio che garantiscono prestazioni elevate.
Mentre in Irlanda è stato di recente siglato un accordo tra il Governo ed il gruppo Nissan-Reanult per promuovere l’elettrificazione dei trasporti ed arrivare alla movimentazione di almeno il 10% di auto elettriche sulle strade irlandesi. Nel frattempo da qualche anno a percorrere le strade italiane è la Fiat Panda elettrica che con un pieno di energia dal costo di circa € 1,00, permette di coprire una distanza di 120 chilometri a circa 90km/h. Il suo motore elettrico a corrente alternata, secondo Alla Guida, si ricarica in otto ore, non inquina e, cosa non di poco conto, è molto silenzioso. L’unico neo è il costo: circa 20.000 Euro. Un po’ troppi per le tasche della maggior parte dei cittadini.
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