I pannelli fotovoltaici saranno utilizzati al posto dell’amianto presso il petrolchimico di Porto Marghera. Si tratta di un’iniziativa che va senza dubbio a vantaggio dell’ambiente, assicurando la sostenibilità ambientale e al tempo stesso incentivando la produzione di energia pulita ricavata dai raggi del sole. Un progetto da tenere in considerazione nell’ambito del ricorso alle fonti rinnovabili, che trova sempre più ampia diffusione. Il tutto in vista di un ridotto impatto ambientale, con un grandissimo capannone ricoperto di pannelli solari. Un esempio evidente di ecocompatibilità.
L’installazione dell’impianto fotovoltaico consentirà di ottenere 2 Megawatt di energia elettrica. Una quantità non indifferente. Magari il tutto non si può considerare alla stessa stregua degli impianti fotovoltaici accattivanti e utili con le tegole solari, ma di certo è un’opportunità molto importante. Non si tratta solo di stabilire regole e definizioni per vivere a impatto zero in termini di impatto ambientale, ma anche di prestare attenzione al consumo oculato delle risorse naturali.
D’altronde non si possono utilizzare gli impianti fotovoltaici solo per risparmiare, trascurando la coscienza ecologica. Se si ammette una possibilità del genere, non si può riuscire a comprendere fino in fondo l’imponenza di un’impresa volta a sostituire 32.000 metri quadrati di amianto, che poi sarà soggetto ad un’opportuna opera di smaltimento.
Il riuscire a coniugare le ecoenergie con l’evitare i danni ambientali e i pericoli per la salute derivanti dall’utilizzo dell’amianto si configura come un eccellente obiettivo.