Chi ha installato pannelli fotovoltaici temono per il maltempo in quanto la grandine che si è abbattuta sul nostro paese potrebbe averli danneggiati.
Questa estate 2023 la ricorderemo come una delle più torride, con picchi anche oltre i 40°, ma anche per il maltempo che si è abbattuto in particolare sul nord Italia nell’ultima settimana. Violenti nubifragi, trombe d’aria e grandine hanno distrutto interi quartieri, dai tetti delle case alle auto parcheggiate in strada. Molti cittadini hanno esposto la loro ansia riguardo alla resistenza dei pannelli fotovoltaici.
Questi pannelli ovviamente non sono progettati per resistere ai colpi di chicchi di ghiaccio grandi quanto una mano e che cadono dal cielo anche a 150 km/h. Gli eventi appena accaduti sono sicuramente estremi e fuori dalla norma, ma assolutamente prevedibili. Il clima sta cambiano, e la frequenza di questi straordinari eventi climatici aumenta sempre più. Ora ci si domanda chi dovrà accollarsi tali danni, se sarà la casa produttrice a rispondere o i proprietari delle abitazioni colpite.
Gli eventi climatici assolutamente straordinari, che si sono verificati negli scorsi giorni, hanno distrutto interi raccolti, serre, automobili e tetti di numerose abitazioni. Anche i capannoni industriali non sono stati salvati dalle grandinate, riportando danni anche ingenti. Insieme ai tanti tetti a danneggiarsi sono anche i pannelli fotovoltaici. Questi sono costruiti per resistere sia alle temperature più calde che a quelle più rigide, ma non solo. I pannelli sono testati anche per resistere alla grandine già in face di produzione.
I pannelli presentano un vetro temperato da 3.2mm, al di sotto del quale è possibile trovare due film in materiale plastico che racchiudono le celle fotovoltaiche. La parte posteriore è anch’essa realizzata con un materiale plastico particolarmente resistente il Tedlar. Tutti questi materiali vengono testati per sopportare, neve, pioggia e grandinate violente. I test vengono condotti sparando alla velocità di 80 km/h sfere di 3 cm di diametro, valori questi oltre la media nazionale. La grandine però che si è scagliata sul nostro paese ha un carattere straordinario ed ovviamente i pannelli non hanno resistito ai colpi a più di 150 km/h e dal diametro di oltre 10 cm.
La casa costruttrice ovviamente non risponde dei danni legati ad eventi climatici del tutto eccezionali, ed è anche vero che un pannello ormai colpito dalla grandine potrebbe non essere più performante, richiedendo una sostituzione che sarà il proprietario dell’immobile ad accollarsi. Alla luce di quanto accaduto, i produttori di pannelli dovranno sicuramente rivedere i valori da adottare durante i test e tenere conto degli effetti che l’emergenza climatica ha sugli agenti atmosferici. Grandine come quella appena vissuta in nord Italia potrebbe verificarsi sempre più spesso. Il consiglio è, data la situazione, è assicurare i propri pannelli dai fenomeni atmosferici. Per farlo si può optare per una polizza casa, includendo nel valore anche gli impianti fotovoltaici.
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