Pannelli fotovoltaici come trappole per diversi animali: è questa la conclusione alla quale sono giunti alcuni studiosi americani dopo aver studiato il comportamento di insetti acquatici nei confronti delle celle solari, irresistibili fonti di attrazione che tuttavia rischiano di condurre tali specie verso morte certa. Una beffa, considerato il fine ecocompatibile di queste generatrici di energia rinnovabile e pulita, ma insospettabili “nemici” degli insetti.
Un report del team di scienziati della Kellogg Biological Station, della Michigan State University ha infatti dichiarato che il nero lucido delle celle solari costituirebbe un fortissimo richiamo per gli insetti acquatici; tali celle infatti rifletterebbero i raggi solari creando una luce polarizzata, e dando l’illusione agli insetti di trovarsi nel proprio habitat naturale (e in particolar modo, nelle superfici d’acqua utili per depositare le uova).
Ed è in questo modo che i pannelli solari, strumenti di risparmio e di rispetto ambientale, si trasformano in delle vere e proprie esche, rendendo gli insetti e le loro uova facili oggetto per le prede.
Gli scienziati americani pongono l’accento su tale pericolo, evidenziando la possibile diffusione su larga scala di questo fenomeno, riconducibile a un’espansione crescente dell’utilizzo dei pannelli fotovoltaici, e pertanto sugli effetti negativi su intere popolazioni di animali.
Ad ogni modo, gli stessi studiosi stanno proponendo una soluzione di non difficile applicazione agli attuali pannelli fotovoltaici; si tratta dell’integrazione delle stesse celle con delle griglie bianche antipolarizzazione, in grado di ridurre l’attrattività che i pannelli esercitano nei confronti delle suddette specie di insetti.
Immagine tratta da: dev.nsta.org
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