Bisogna conoscere in che modo è possibile ottenere le enormi agevolazioni fiscali previste per la installazione dei pannelli solari: cosa bisogna fare.
Pannelli solari, la loro installazione sarà obbligatoria entro la fine di questo decennio. Infatti la Commissione Europea ha decretato, qualche mese fa, che per il 2029 tutti gli edifici esistenti entro tale data dovranno munirsi di impianti fotovoltaici. Ed è facile immaginare il perché: con questo modo si riuscirà a ridurre l’impatto ambientale e si spera di dare un taglio anche agli effetti nefasti del cambiamento climatico, che stiamo vivendo sulla nostra pelle con carestie, siccità od alluvioni non previste e con lo scioglimento dei ghiacciai non solo ai poli ma anche nelle zone di alta montagna a casa nostra.
I pannelli solari rappresentano un modo intelligente di produrre energia per il funzionamento di molti apparati. E la loro installazione prevede anche delle agevolazioni fiscali, grazie ai diversi incentivi messi in campo dallo Stato. Impiantare dei pannelli solari in casa o nei condomini sarà più semplice e più conveniente, con un recupero dei soldi spesi previsto nell’arco dei dieci anni successivi alla fine dei lavori, in sede di compilazione della dichiarazione dei redditi. Bisogna passare però per dei necessari interventi in ambito edilizio, proprio come previsto da varie misure statali come il Superbonus 110% oppure l’Ecobonus.
Sono inclusi nel novero della applicazione delle agevolazioni per l’installazione di un impianto fotovoltaico tutti quei lavori volti alla riqualificazione energetica. Come riportato dalla Agenzia delle Entrate, questo avviene nelle situazioni di:
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Tutto questo vale solo se realizzato in edifici già esistenti, a prescindere dalla loro categoria catastale. E riguarda spese compiute entro il 31 dicembre 2021. Le detrazioni sono del 50% ma possono essere anche del 65% a seconda delle situazioni. Inoltre si applicano fino ad un massimo di 40mila euro da moltiplicare eventualmente per ogni unità immobiliare costitutiva dell’edificio. Altrimenti si ha un massimo di spesa rimborsabile fino a 136mila euro per edifici che sorgono in zone sismiche di livello 1, 2 e 3. E nei quali vengono svolti interventi edilizi per ridurre il rischio sismico o per la suddetta riqualificazione ed ottimizzazione energetica.
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