Ancora una volta gli Stati Uniti si dimostrano all’avanguardia: pare infatti che un team di ricercatori dell’University of California stiano studiando un metodo per ricavare, sfruttando i meccanismi della fotosintesi clorofilliana, pannelli solari biodegradabili dalle foglie di tabacco. Anche se la strada per ottenerli è ancora lunga, poichè l’idea è agli albori e va sviluppata. Soprattutto, bisogna capire come ricavare l’energia elettrica da questi presunti “pannelli naturali“. Scopriamo qualche dettaglio in più.
Essendo costituiti da materiale ecologico presente naturalmente nell’ambiente, i pannelli solari ricavati dale foglie sono assolutamente biodegradabili. Da non sottalutare l’impatto zero che ne deriverebbe. Inoltre, questo “green business” sarebbe in grado di aprire nuovi scenari economici nel mercato dei tabacchi (e nuovi sviluppi occupazionali, specialmente in territori fertili di piantagioni di tabacco come la Toscana).
Ma ora vi spieghiamo come funziona il processo capace di rendere le foglie di tabacco catalizzatore di energia solare: le piante, dopo essere state infettate da un virus presente in natura e geneticamente modificato, sono in grado di raccogliere la luce del sole e imitare le funzioni di un pannello fotovoltaico. Per informazioni più dettagliate vi invito a fare riferimento alla fonte di questo articolo.
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