La maggior parte delle persone pensa che i pannelli solari e quelli fotovoltaici siano la stessa la cosa. Ma non è così. Ecco le differenze
Sempre più frequente, su internet e su moltissime testate nazionali, si scrive di agevolazioni fiscali, come l’Ecobonus, per chi decide installare in casa pannelli solari o fotovoltaici. Rimedi che, una volta montati sulla propria abitazione, possono portare grandissimi vantaggi. Con questi, infatti, è garantito un risparmio sui consumi di riscaldamento, energia elettrica e sulla produzione di acqua calda sanitaria (un singolo impianto copre il fino al 70 % del fabbisogno).
Ma non solo perché questi pannelli migliorano la classe energetica dell’edificio (e il conseguente valore monetario) e anche una maggiore sostenibilità ambientale visto che non vengono utilizzate materie prime fossili. Eppure, sebbene svolgano la stessa funzione, ovvero sfruttare i raggi del sole, i pannelli solari e fotovoltaici non sono la stessa cosa. Si tratta di due soluzioni completamente diverse che molti, sbagliando, ritengono essere sinonimi.
Come scritto poc’anzi i due sistemi, pur sfruttando entrambi la luce del sole, non sono la stessa. Esistono delle differenze. Ad esempio il solare termico, per la produzione di calore, fondamentale per la produzione di acqua calda sanitaria, utilizza l’irraggiamento solare. Al contrario il fotovoltaico sfrutta i raggi del sole per la sola produzione di energia elettrica.
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I pannelli solari termici, utilizzati nel Sud Italia, di norma sono più pesanti e hanno un boiler, ovvero un serbatoi per contenere l’acqua calda sanitaria. Per ogni singola unità abitativa può bastare un solo pannello con un boiler da 200 litri. Questo può soddisfare il bisogno di una famiglia composta da 3 persone. Il costo di investimento è relativamente basso e, ogni panello, occupa circa 2 metri quadri.
Al contrario i pannelli fotovoltaici sono più leggeri e costano molto di più. Senza dimenticare poi che occupano molto più spazio rispetto ai solari temici: servono 17 metri quadri sul tetto per realizzare un tradizionale impianto domestico da 3 kWh con pannelli da 300 Wp.
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Naturalmente i due sistemi possono essere integrati insieme. Anzi, a dirla tutta, può bastare il solo impianto fotovoltaico per la produzione di acqua calda sanitaria. In questo caso bisognerà sostituire l’attuale generatore di calore a gas o biomassa con una pompa di calore.
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