Dal 2006 infatti si è avuto un incremento notevole delle nascite e l’ottimismo è davvero tanto, come spiega il commissario dell’ente Giuseppe Rossi. Certamente non si può stare del tutto tranquilli e bisogna sempre essere attenti, ma sembra che le speranze per una ripresa dell’orso marsicano sono davvero tante.
La notizia positiva è arrivata grazie all’intervento effettuato anche con l’aiuto del Progetto Life Arctos dell’Unione Europea. In estate, il censimento che è stato effettuato dagli operatori, ha messo in luce che sono nato otto cuccioli, senza considerare le aree del settore del Molise.
In questo caso le speranze potrebbero essere ancora migliori, visto che si parlerebbe di 11 esemplari. Una nota positiva per il Parco, che sempre di più riesce ad essere una parte importante di un’ampia struttura che ha l’obiettivo di proteggere una grande zona dell’Appennino, dal Nord al Sud dell’Italia.
E’ stata una dura battaglia, quella messa a punto per arrivare alla condizione attuale, ma sicuramente il Parco d’Abruzzo, insieme alle altre riserve naturalistiche italiane, continua ad essere parte fondamentale di un progetto che va oltre la sostenibilità ambientale.
Proteggere gli animali e garantire la messa a punto di un ambiente consono alle loro esigenze permette la creazione di un ecosistema unico nel suo genere, nel quale è la biodiversità ad essere apprezzata e valorizzata.
Solo così possiamo costruire un mondo migliore e pensare che nel nostro pianeta è questa diversità che rende tutto più ricco. Bisogna ricordare che il Parco d’Abruzzo è uno dei pochi parchi d’Europa a permettere la possibilità di osservare paesaggi mozzafiato, perfettamente conservati, e una grande varietà della fauna.
Non è uno scherzo, è il risultato positivo di un esperimento condotto da un gruppo…
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