Si chiama parco solare. Già dal nome evoca un luogo tutto dedicato alla risorsa che porta avanti la vita sul pianeta. E non solo. Ne aiuta e supporta anche le attività sostenibili. Nasce a Creta il parco solare, con pannelli fotovoltaici di ultima generazione creati da un team di ricercatori dell’Università di Tor Vergata di Roma. Hanno collaborato anche la start-up BeDimensional S.p.A., Greatcell Solar Italia SRL, Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), Istituto di Struttura della Materia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-ISM) e dell’Università di Siena, insieme all’Università ellenica del Mediterraneo. La ricerca è stata pubblicata su Nature Energy.
Il CNR con un comunicato stampa annuncia con soddisfazione questo passo avanti verso le energie sostenibili. La spinta europea all’utilizzo delle rinnovabili ha incontrato non pochi ostacoli, ultimo dei quali, non in ordine di importanza, la crisi energetica, che ha nuovamente messo la produzione energetica quantitativa al primo posto, a dispetto di quella qualitativa. E questa non può che rappresentare un’occasione persa. Nonostante ciò, gli investimenti – è amaro dirlo, principalmente all’estero – sulla ricerca con obiettivi ecosostenibili continua ad essere portata avanti con successo. Il problema successivo sarà l’applicabilità reale delle innovazioni, specialmente in tema di investimenti pubblici.
Sono stati installati nel parco solare 4,5 metri quadrati di pannelli fotovoltaici creati con materiali innovativi. I test eseguiti sui pannelli hanno dimostrato che l’ausilio dei nuovi materiali bidimensionali riesce a trasformare ben il 26% dell’energia solare in elettricità. Aldo di Carlo, Direttore dell’Istituto di Struttura della Materia del CNR e Deputy del Work Package “Energy Generation” della Graphene Flagship, dichiara: “Siamo stati in grado di dimostrare che l’uso di materiali bidimensionali come il grafene è importante per modulare le proprietà delle celle solari a perovskite non solo nei test di laboratorio ma anche su pannelli di ampia area in condizioni reali, aumentando così la maturità di questa tecnologia”.
E questo apre le porte ad un’industrializzazione dei pannelli fotovoltaici di ultima generazione che possono uscire dalla fase sperimentale per essere inseriti nel mercato dell’energia alternativa. Il parco solare di Creta porta delle novità promettenti: produrre 1 kWh di elettricità da questo parco solare ottimizzato ha un’impronta ambientale inferiore di circa il 50% rispetto all’utilizzo dei mix di elettricità attualmente utilizzati in Europa. Ed alla soddisfazione dei ricercatori si unisce la speranza di tutte le persone che con mano toccano i cambiamenti climatici, e che da essi sono profondamente spaventati.
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