A Parigi si sta progettando l’apertura di aree verdi per contrastare il caldo degli ultimi tempi: il progetto, però, preoccupa gli ambientalisti.
Un nuovo progetto in Francia per combattere le alte temperature dovute al cambiamento climatico. Così come in tutta Europa, anche nello Stato dell’Europa occidentale in questi ultimi mesi i termometri hanno toccato livelli record.
L’iniziativa lanciata da Parigi prevede la conversione di alcuni binari appartenenti ad una linea ferroviaria, ormai dismessa, in oasi semi-selvagge. In tal modo, aumenteranno le aree verdi della capitale francese che al momento risultano esigue. C’è, però, preoccupazione per la flora e la fauna che si trova in queste aree.
Da tempo, si parla di incrementare gli spazi verdi a Parigi, dove si contano pochi parchi e riserve. Un appello a cui sono arrivate delle risposte con il lancio di una nuova iniziativa.
Nel dettaglio, come riportano i colleghi di Greenme.it, il progetto prevede la creazione di alcune oasi semi-selvagge che prenderanno il posto di alcuni binari della linea ferroviaria Petite Ceinture, (la Piccola Cintura), linea costruita tra il 1852 e 1869 e definitivamente soppressa nel 1993 con lo sviluppo della metropolitana nella Capitale francese.
Il progetto, lanciato nel 2006 prevede la creazione di un’area verde complessivamente di 19 ettari i cui lavori dovrebbero concludersi definitivamente nei prossimi anni. L’obiettivo è quello di incrementare, dunque, le aree verdi, dove i residenti possano trovare ristoro nelle giornate più calde. A Parigi, difatti, come in altri centri europei le temperature sono salite sensibilmente negli ultimi anni sfiorando valori da record.
L’apertura ai cittadini di queste aree ha fatto salire il timore per la flora e la fauna che hanno trovato il proprio habitat naturale attorno ai binari. In particolare, il timore sarebbe legato alla popolazione di pipistrelli che è scesa significativamente negli ultimi anni. Questi esemplari sono molto importanti per regolare la presenza di insetti, come la zanzara tigre.
Una paura motivata, dato che molti animali presenti in passato in queste aree stanno già lasciando il territorio probabilmente per l’arrivo dell’uomo.
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