La tassa ambientale, chiamata anche Ets, è stata rinforzata dall’Unione Europea. Allo stesso tempo, pacchetto sociale per il clima
la transizione ecologica divide le prati politiche e sociali. Nonostante ci sia stato bisogno di arrivare ad uno stato di emergenza perché si acorgessero della necessità di abbandonare le fonti non rinnovabili di energia, e di imporre delle sanzioni sulle emissioni di anidride carbonica, i parlamentari dell’Unione europea cercano di risolvere un problema molto grave, che tocca interessi contrastanti, con l’approvazione di tutti. Cosa che è praticamente impossibile. Tuttavia il nuovo pacchetto ecologico, che ha avito l’Ok dal parlamento Ue, e si accinge a diventare effettivo. Ci vuole provare. Accanto alla tassa ambientale il pacchetto sociale per il clima.
Innanzitutto è importante spiegare cosa sia la tassa ambientale. È uno strumento di monitoraggio e di sanzionamento delle emissioni, che in questi anni è stato applicato alle industrie pesanti. Maggiori emissioni, tassa più alta. E viceversa. Questo indicatore si chiama Ets, il sistema di scambio tra emissioni e denaro.
Ovviamente, o almeno auguratamente, la tassa ambientale non ha lo scopo di monetarizzare, ma di dissuadere nella produzione di emissioni. Risolvere i problemi legati all’industria pesante ed alla circolazione, è uno dei nodi chiave per una effettiva transizione ecologica. Il nuovo pacchetto UE prevede ulteriori rinforzi. Finora, del sistema di scambio tra quantità di emissioni e consistenza della tassa, hanno fatto parte i settori dell’industria pesante, le centrali elettriche fossili ed il trasporto aereo. Ora, per la prima volta, anche il settore navale viene coinvolto. Inoltre, per ammortizzare il peso della tassa ambientale, erano previste delle quote gratuite per le aziende, comprese quelle aeree.
Mentre il nuovo pacchetto climatico dell’UE intende eliminare, o almeno ridurre, le quote gratuite di tassa ambientale per le aziende coinvolte, in particolare per il settore di trasporto aereo. Affianco alla richiesta di maggior denaro, si accompagnano dei pacchetti sociali per il clima, che si traducono in aiuti economici a famiglie e piccole imprese che dalla transizione ecologica potrebbero essere penalizzate economicamente. Il Fondo sociale entrerà in vigore nel 2026 con un plafond di 86,7 miliardi di euro.
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