Parma: è possibile perdersi in alcuni luoghi e farsi rapire dalla bellezza, basta avere voglia di passeggiare un po’. Scopriamo i nomi.
Se ci viene voglia di una passeggiata rilassante immersi nella natura è l’occasione giusta per scegliere alcuni luoghi nel parmense. Con l’inizio della primavera è normale avere voglia di passare, quando si può, delle giornate fuori casa, magari concedendosi una piccola gita.
Esistono dei luoghi che sono assolutamente da visitare. Virtualmente proviamo insieme a scoprire questi luoghi e parliamo della loro storia.
Fu voluto dal Duca Ottavio Farnese a metà del XVI secolo. L’architetto Vignola per realizzarlo si ispirò proprio alle ville romane. Le nozze tra Odoardo Farnese e Dorotea Sofia di Neuburg fu l’occasione per scavare una peschiera, dove all’interno è collocato un isolotto, ma fu nel 1920 che vi verrà messa la fontana del trianon.
Purtroppo, però, a metà del diciottesimo secolo il parco non brillava per le condizione in cui versava, e a questo punto Guglielmo Du Tillot decide di affidare i lavori ad un architetto di Corte Ennemond-Alexandre Petitot, ma in aiuto chiama l’architetto Pierre Contant d’Ivry. Ad oggi il parco porta con sé il fascino francese.
Si tratta in questo caso del più esteso labirinto presente. Un percorso che si estende per circa tre chilometri. La particolarità sono le sue piante di bambù, si arriva addirittura a 200.000 e fanno parte di specie che sono diverse.
Qui possiamo trovare moltissime piante aromatiche e officinali, se ne contano 450 circa, estese per 12 ettari, 50.000 mq sono messe a disposizione dei visitatori. Una vera occasione per perdersi tra i profumi intensi e l’ottima occasione anche per conoscere la Lavanda Bianca di Salsomaggiore.
Per chi ama perdersi nella bellezza dei boschi e dei prati fioriti questo è il posto giusto. La natura fa da padrona e si possono ammirare caprioli, farfalle, orchidee selvatiche e rapaci. Se ci si reca lì il fine settimana si organizzano attività all’insegna della biodiversità, possibilità anche di fare giardinaggio, arte e fotografia.
La gestione è affidata all’Università di Parma. Il Giardino dei Semplici fu realizzato nel 1630. Il primo direttore fu Pompilio Tagliaferri, dopo di lui arrivarono altre personalità l’allievo Lorenzo Porta, Antonio Bacigalue, il conte Ponticelli e Giovanni Tommasina. Quando fu realizzato era direttamente connesso all’Università di Parma, nello specifico alla facoltà di Medicina, perché lì venivano coltivate piante medicinali, ma qualche anno dopo fu collocato nella zona della Chiesa di San Francesco.
Questi luoghi sono dei piccoli gioielli che meritano di essere visitati. Per chi ha voglia di verde questi spazi son indicati.
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