Molto interessante il progetto Sharklife, che si colloca in un contesto europeo e che ha l’obiettivo essenziale di proteggere gli squali, i quali possono essere considerati a tutti gli effetti una specie animale marina che svolge un ruolo determinante nella conservazione dell’habitat naturale. Gli squali infatti, in quanto predatori, riescono a mantenere gli adeguati equilibri all’interno dell’ecosistema, rivelandosi fondamentali. Ma negli ultimi tempi gli squali sono a rischio, soprattutto a causa della pesca. Ecco perché è importante non trascurare il problema della tutela degli squali.
In tema di biodiversità marina sono a rischio coralli e squali nel Mar Rosso, ma anche i nostri mari non sono esenti dal pericolo. Se vogliamo considerare la protezione degli animali non dimentichiamoci che nel Mediterraneo sono in pericolo squali e razze. Le conseguenze non tardano a farsi sentire. Gli esperti spiegano che ad esempio l’aumento delle meduse potrebbe essere dovuto proprio alla riduzione dei pesci cartilaginei.
In vista della tutela animali per gli squali è stata creata un’area protetta nel Pacifico, ma adesso il progetto europeo intende avviare un’adeguata opera di sensibilizzazione ambientale sulla questione. Vari gli interventi, dal coinvolgimento dei pescatori alla modifica del regolamento per le gare di pesca sportiva, in modo che non vengano più pescati i pesci cartilaginei.
Inoltre molto interessante è il prototipo di un nuovo dispositivo che verrà provato nell’ambito del Parco Nazionale dell’Arcipelago della Maddalena: un sensore in grado di riscontrare la presenza di grossi pesci nelle reti e di mandare un segnale per spingere alla liberazione degli animali.