Le patate sono una prelibatezza a cui quasi nessuno saprebbe rinunciare: c’è però un metodo preciso per conservarle correttamente
Le patate sono dei tuberi ricche di sali minerali e amidi, appartenenti alla famiglia delle Solanacee. Si tratta di una pianta spontanea del Chile, portata in Europa per la prima volta dagli spagnoli nel 1500 circa. In Italia ci sono tantissime varianti come la Tonda di Napoli o biancona, la Primaticcia di Pisa, la Quarantina di Chioggia, la Fucense a pasta gialla e la Bianca di Como. Hanno tantissime benefici sono infatti energiche e diuretiche. Inoltre, aiutano a conciliare il sonno, contrastano l’ipertensione e favoriscono le funzioni intestinali. A questo si aggiungono le proprietà estremamente sazianti delle patate.
Questi tuberi, poi, contengono anche molte vitamine (C, A, B3, B1, B2, B6) e minerali (potassio, fosforo, calcio, magnesio, zinco, rame, ferro). Inoltre, l’alto contenuto di acqua è in grado di svolgere una grande azione drenante. Ancora, questo tubero è ricco di antiossidanti che proteggono dall’azione dei radicali liberi e di conseguenza dall’invecchiamento cellulare.
Tuttavia, le patate hanno un indice glicemico molto alto, dunque è preferibile consumarle in quantità moderate. Soprattutto nel caso in cui si soffra di iperglicemia e diabete. Inoltre, a causa della elevata quantità di amido presente, molto spesso, vengono eliminate nelle diete ipocaloriche. Dunque, sarebbe meglio consumarle in sostituzione del pane, della pasta e del riso.
I tempi di conservazione delle patate sono estremamente lunghi. Tuttavia capita spesso che su di esse si formino dei germogli. Questi sono molto pericolosi in quanto contengono una sostanza tossica chiamata solanina. Questo alcaloide glicosidico può causare delle alterazioni nervose come ad esempio la sonnolenza, ma anche emolisi e irritazione della mucosa gastrica. In tal caso, però, non è sempre necessario buttare le patate. Infatti, se i germogli sono presenti in piccole quantità sarà sufficiente eliminarli e consumarle in breve tempo.
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Per evitare che tutto questo accada, basterà conservare i tuberi, una volta acquistati, in un ambiente lontano dalla luce o dall’umidità, ad una temperatura di circa 5 °. Inoltre, non vanno riposte in contenitori ermetici, ma in sacchi a rete, in quanto hanno bisogno di aria per non deteriorarsi velocemente.
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Invece, una volta bollite, possono essere tranquillamente conservate in frigo in un’apposita pellicola. Un altro trucchetto che inibisce la germogliazione è quello di conservarle insieme a delle mele. Infatti, l’etilene prodotto da questo frutto eviterà sviluppo dei germogli.
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