Gustose e fragranti, come fanno ad essere così le patatine? Cosa contengono i sacchetti? Ecco tutta la verità sulla croccante questione.
Le patatine danno gioia, lo sappiamo questo. Qualunque sia la loro forma basta che sono fritte sono portatrici di buonumore, merito del loro gusto così croccante e perfette da sciogliersi in bocca. Al giorno d’oggi esistono tantissime tipologie, dalle classiche chips a quelle rustiche e passando tra i vari gusti, speziati e non… perfetti per accaparrarsi le simpatie di tutti noi.
Ma c’è una cosa che viene da chiedersi e non si è ancora trovata la risposta (la sveleremo noi sotto, finalmente), ovvero come fanno queste patatine a rimanere integre e croccanti dentro il pacchetto? Ci riferiamo chiaramente a quello classico che ormai possiamo comprare ovunque, al supermercato come al cinema.
Patatine, cosa c’è dentro il sacchetto?
Avete mai notato che un pacchetto di patatine contiene sempre meno rispetto a quanto ci aspettiamo? Apriamo il sacchetto e metà è vuoto, mentre solo la restante parte contiene le patatine, lasciandoci spesso così, amareggiati. Da cosa deriva questo? Da un “inganno” ormai consolidato e messo in atto dalle principali aziende produttrici.
Il termine inganno è da prendere con le pinze e coglierne il lato ironico, anche perché c’è un motivo se il pacchetto viene creato così. Ad esempio, avete mai notato che prendete il pacchetto e sempre pieno, perfetto e senza neanche una sgualcitura? E’ la presenza di azoto che fa la differenza.
Trattasi nello specifico di azoto molecolare (N2): un gas incolore, inodore, insapore. State tranquilli, non è affatto nocivo alla nostra salute. Grazie alle presenza di azoto i sacchetti di patatine non subiscono il collasso del confezionamento oltre a garantire il mantenimento del sapore nonché la fragranza, rallentando il degrado dell’alimento.
Azoto ad uso alimentare
Si chiama Modified Atmosphere Packaging – indicabile con la sigla Map – ed è un tipo di confezionamento indicato per i cibi qualificabili fragili perché non si possono sottoporre al sottovuoto. Non solo azoto, visto che alimenti quali carni rosse, salumi e alcuni pesci vengono confezionate con mix ricche in ossigeno (80% circa) ed azoto. Invece per carni bianche o cotte, invece, si opta soprattutto una concentrazione di anidride carbonica (CO2).