Paura di volare a causa dei cambiamenti climatici e delle turbolenze: la soluzione è questa mappa

E’ sempre più preoccupante la situazione legata ai cambiamenti climatici: tra i “sintomi” sulla popolazione emerge anche la paura di viaggiare a causa della possibilità di incappare in fenomeni atmosferici violenti. 

Paura di viaggiare a causa dei cambiamenti climatici
Viaggiare, cresce la paura a causa dei cambiamenti climatici (Ecoo.it)

Il cambiamento climatico comporta l’emergere di fenomeni atmosferici sempre più violenti e sempre più frequenti. Questo ha generato una preoccupazione intensa tra la popolazione e l’emergere di una nuova paura, quella relativa ai viaggi e agli spostamenti d’ogni genere. 

La scarsità dei giorni di ferie in un anno porta le persone a sognare di visitare luoghi culturali o di rintanarsi in un posto rilassante e godersi la tranquillità dell’assenza dei pensieri di lavoro e delle faccende quotidiane. Tuttavia, al contempo cresce il timore del viaggio che porta a non prediligere mete troppo lontane. Esistono posti esotici e particolari, Nazioni o Paesi attrattivi come l’Indonesia, la California, il Canada, le isole italiane, la Nuova Zelanda, la Florida, la Cina, che costituiscono il sogno di molti e la promessa di un viaggio almeno una volta nella vita. Parallelamente, emergono timori legati ai vaccini obbligatori, alla diversa cultura del posto, a problemi di salute esistenti, a situazioni geopolitiche o guerre in corso, al cibo. A queste paure già consolidate da tempo se ne aggiunge una nuova, legata ai cambiamenti climatici: ad esempio, la paura di incappare in cicloni extratropicali, incendi, siccità, smog e polveri sottili. 

Cambiamenti climatici, perché la gente sta smettendo di viaggiare 

Paura di viaggiare a causa dei cambiamenti climatici
Quando e dove si può viaggiare evitando le catastrofi climatiche (Ecoo.it)

Di certo, esistono periodi dell’anno in cui la probabilità che accadano degli eventi estremi è più alta. Però, gli studi sulla loro frequenza hanno portato a stilare una sorta di “mappa” che individua quali momenti sono più favorevoli per viaggiare in tranquillità e in quali invece è meglio non raggiungere mete più a rischio. Ad esempio, il mese di gennaio è uno dei migliori per viaggiare verso la Nuova Zelanda: si evitano inverni freddi e il clima tropicale di norma caratterizzato da uragani, raffiche di vento e piogge torrenziali. L’inizio dell’anno è normalmente caratterizzato da clima mite e giornate soleggiate. 

Febbraio è ideale per viaggiare verso il Sudafrica: è il periodo che coincide con la fine dell’estate e l’assenza di temperature troppo elevate o, al contrario, piogge abbondanti. A Marzo si può scegliere di viaggiare verso il Giappone, momento privo di tifoni o cicloni; Aprile invece è il mese adatto per recarsi a Bali e anticipare la stagione degli uragani. In quanto a Maggio, la meta migliore è il Canada, ancora privo degli importanti incendi boschivi di cui soffre quotidianamente nella stagione calda. 

Per il mese di Giugno, è ideale un viaggio in Grecia, evitando così l’overtourism tipico dei mesi successivi. A Luglio si può optare per l’Islanda, ancora priva di importanti ondate di calore o temperature troppo fredde. Ad Agosto si può godere di un viaggio in Scozia, meglio ancora se organizzato on the road immersi nel verde. A Settembre ci si può spostare tranquilli verso l’Australia ed evitare la stagione dei cicloni e delle piogge; ad Ottobre si può godere della magia della Sicilia e del suo clima a metà tra le temperature troppo alte estive e quelle più piovose invernali. Novembre è il mese della Thailandia per evitare i cicloni tropicali che caratterizzano il periodo tra Maggio ed Ottobre. Invece, Dicembre è da destinare alla Patagonia per vivere un Natale al sole e al caldo.

Anche l’ONU ha provveduto a rilasciare dichiarazioni riguardo il settore turistico: è innegabile che sono previsti degli adattamenti come conseguenza dei cambiamenti climatici.

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