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Paura per l’Etna in eruzione: chiuso anche l’aeroporto – VIDEO

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L’eruzione dell’Etna fa paura in tutta la provincia di Catania, allarme nel capoluogo: chiuso anche l’aeroporto etneo fino a sera.

Preoccupazione per l’eruzione dell’Etna (screenshot video) – Ecoo.it

Grande spavento a Catania e provincia per la nuova eruzione dell’Etna: si tratta di un fenomeno che gli esperti avevano annunciato già nelle scorse settimane e non solo. Infatti, nelle scorse ore, i fenomeni di degassamento dell’Etna avevano dimostrato proprio la vitalità del vulcano, che proprio in questo momento sta ancora eruttando. I fenomeni eruttivi sono iniziati nella scorsa notte, costringendo così le autorità a ricorrere a delle soluzioni immediate, per scongiurare conseguenze comunque importanti e significative.

Perché l’eruzione dell’Etna spaventa la città di Catania

Un momento dell’eruzione dell’Etna (screenshot video) – Ecoo.it

Le eruzioni dell’Etna possono causare la caduta di cenere vulcanica, che può ricoprire le aree circostanti e possono avere un impatto negativo sulla circolazione stradale, oltre che sui mezzi di trasporto e sull’ambiente circostante. Il vulcano che domina la città di Catania ha diverse bocche eruttive, e le eruzioni possono variare, inoltre quella che è in corso viene definita come attività stromboliana, interconnessa quindi con quella di un altro vulcano, che si trova sull’omonima isola delle Eolie.

In queste ore, infatti, anche lo Stromboli è in eruzione e la sua attività è abbastanza intensa: l’Etna è uno dei vulcani più attivi al mondo, per cui l’attività eruttiva è molto frequente, anche se la popolazione locale esprime sempre la propria preoccupazione, per tutta una serie di attività connesse. Di recente, nel maggio scorso, era arrivata l’allerta eruzione da parte della Protezione Civile, mentre l’attività di queste ore è molto intensa. Peraltro – sembra evidente che le eruzioni possono influire temporaneamente sul turismo.

Chiuso l’aeroporto di Catania: la situazione aggiornata

Uno dei motivi per i quali le eruzioni sono un fattore preoccupante per il turismo, oltre all’impossibilità di godere dei percorsi di trekking intorno al vulcano, è l’interruzione delle operazioni di volo e delle attività aeroportuali. Proprio questo sta succedendo in queste ore: difatti, la società di gestione dell’aeroporto di Catania ha annunciato che a causa dell’eruzione dell’Etna e della conseguente caduta di cenere vulcanica, tutte le operazioni di volo sono state sospese fino alle ore 20 di oggi 14 agosto, dopo che in un primo momento si era parlato di una sospensione fino a metà giornata, con riapertura dello scalo a partire dalle 13 di oggi.

Questo ha comportato la chiusura dell’aeroporto e l’inibizione sia degli arrivi che delle partenze: viene perciò lanciato un appello a recarsi in aeroporto esclusivamente dopo aver verificato le informazioni con le rispettive compagnie aeree. Al momento, numerosi voli sono stati cancellati, e sei voli in arrivo sono stati dirottati verso lo scalo di Trapani. Questi voli sono collegamenti Ryanair provenienti da diverse città. Secondo l’Osservatorio etneo dell’Ingv, l’attività eruttiva ha portato all’emissione di lava e cenere, ma al momento sembra che tale attività si stia gradualmente attenuando.

I disagi non riguardano soltanto chi deve prendere un aereo, ma in generale tutta la circolazione: la cenere vulcanica ha causato disagi anche nel traffico stradale, con strade ricoperte di questo materiale e quindi per alcuni tratti anche non facilmente praticabili. Il sindaco di Catania, Enrico Trantino, ha emesso un’ordinanza che stabilisce un divieto temporaneo di circolazione per i mezzi a due ruote, inoltre viene limitata la velocità degli autoveicoli a 30 km/h da adesso alle prossime 48 ore, per garantire la sicurezza dei propri concittadini.

Gabriele Mastroleo

Da sempre attento alle tematiche ambientali, collaboro con organizzazioni e associazioni del terzo settore che si occupano sia di questo tema, che di altre importanti tematiche sociali. La mia unica esperienza di politica rappresentativa è stata la candidatura a consigliere comunale con un partito ambientalista.

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