L’autunno breve che sta arrivando in mezzo all’estate ha provocato un’allerta arancione. La popolazione è spaventata. Cosa fare in caso di pericolo.
Gli eventi climatici estremi purtroppo sono una consuetudine a cui ci dovremo abituare di anno in anno. Non è un caso che oltre ad incendi e roghi, ogni estate si verificano trombe d’aria ed alluvioni. E questo non può che stabilizzare una popolazione, come quella nostrana, abituata ad un clima mediterraneo con quattro stagioni ben definite. Ed invece i cambiamenti climatici ci stanno mettendo sempre più lo zampino. Ed allora gli inverno non sono più rigidi e le estati troppo calde. Poi le mezze stagioni, come si dice da tempo, non esistono più. Il corpo umano non accoglie benissimo i cambi radicali di temperatura in un arco di tempo molto breve. Ma purtroppo è così.
Nei prossimi giorni, a partire da oggi, lungo tutto lo stivale passerà Circe, e porterà un calo delle temperature anche di 10 gradi. Con le conseguenze che conosciamo. Da un punto di vista dell’agricoltura sono molto più dannose le gelate in primavera, quando la natura sta iniziando a risvegliarsi ed è ancora fragile. Tuttavia anche trombe d’aria e grandinate in piena estate potrebbero creare dei danni.
Come stiamo notando anno dopo anno, numerosi eventi climatici estremi accompagnano il maltempo. Il che significa che non si tratta più solo di piogge torrenziali, ma trombe d’aria e grandinate importanti e devastanti. Oltretutto gli eventi climatici estremi si susseguono in maniera sfinente. Da un caldo estremo con siccità abbondante a piogge torrenziali che provocano alluvioni. Come quella dello scorso maggio in Romagna. Di cui i danni nel futuro sono ancora difficili da contare.
Per questo fine settimana ci si deve attendere un’ondata di Circe, che sarà breve quanto intensa. Si inizia con la giornata di oggi, nella quale le Regioni della Lombardia e delle Marche sono state messe in allerta arancione dalla protezione civile. Si parla di allerta arancione quando i fenomeni del maltempo sono piuttosto estesi ed intensi. Dunque con piogge continue ed abbondanti, temporali, trombe d’aria. Queste potrebbero causare danni a persone o cose. Ad esempio facendo cadere degli alberi e causando incidenti stradali. Oppure frane e smottamenti che mettono a repentaglio l’incolumità pubblica. Ed è per questo che la città di Milano ha deciso di chiudere parchi e cimiteri, e nelle Marche è stato chiuso l’idroscalo.
In molte regioni il maltempo non è ancora arrivato, ma è atteso a breve. La protezione civile dispensa consigli e suggerimenti per proteggere l’incolumità propria e degli altri, ed evitare la distruzione di oggetti. Innanzitutto se si vedono solo dei fulmini, ma non si sentono i tuoni, significa che il temporale è lontano. Quando si iniziano ad avvertire i tuoni a breve distanza dai fulmini allora è bene iniziare a cercare riparo. Nel caso di grandine assolutamente cercare un luogo sicuro. Nel caso di fulmini, in assenza di una casa, ripararsi in macchina con il motore spento. Le gomme scaricano a terra l’elettricità. Se si avvista il cono delle trombe d’aria è bene allontanarsi, lasciare l’auto e ripararsi in una struttura solida. Le trombe d’aria più forti possono anche scoperchiare dei tetti.
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