La paura dei serpenti è forse una delle più diffuse e antiche tra quelle presenti nell’uomo ma si può superare questa condizione paralizzante a volte che si trasforma in fobia? Sì. C’è un metodo.
Ti sei mai chiesto perché alcune persone hanno paura delle altezze e non riescono a sporgersi da un balcone? Oppure perché alcuni hanno paura di determinati animali o ancora perché la paura, in alcuni soggetti, è talmente tanto forte e presente da trasformarsi in vera fobia e inficiare così la qualità della vita di tutti i giorni?
La paura è un sentimento che ci accompagna e che condividiamo con tutti gli altri esseri viventi del pianeta. Perché la paura ha una funzione utile alla sopravvivenza.
Avere paura di qualcosa significa tenersene alla larga e questo, soprattutto nelle epoche passate, ha permesso a tanti individui di evitare di morire cadendo da una altezza eccessiva, in una buca, dopo aver incontrato un qualche animale o una pianta.
Ma la paura a volte non è assolutamente giustificata e può essere sempre controllata. Basta sapere cosa fare e soprattutto come cambiare il proprio approccio nei confronti di ciò che fa paura.
La paura viene da due situazioni distinte: da una parte c’è la paura perché una determinata situazione si ripeta e dall’altra c’è la paura perché si ignora ciò che potrebbe accadere e in quel momento il cervello comincia a elaborare gli scenari più difficili per far sì che il corpo si prepari a fuggire o a combattere.
Ma questa è una reazione istintiva. Una reazione che ci riporta indietro al nostro passato di cacciatori e raccoglitori quando i fulmini erano divinità in collera e il sole rischiava di non tornare. Adesso possiamo affrontare buona parte delle nostre paure e per farlo c’è un’arma segreta che vale anche per la paura dei serpenti: la conoscenza.
Non c’è niente di meglio che affrontare la paura con la conoscenza e superare così questa forma a volte invalidante di ignoranza. Perché se per esempio sapessi distinguere quelli che sono i serpenti effettivamente pericolosi da quelli completamente innocui probabilmente non avresti sempre ansia nelle tue passeggiate nel parco.
Perché, per esempio, vale la pena ricordare di come in Italia esistono pochissime specie di serpenti velenose e pericolose per l’uomo e di come quindi la stragrande maggioranza dei rettili che strisciano sono del tutto innocui.
Innocui, come sperimentato di persona da uno scienziato specializzato in erpetologia tempo fa, non significa che non cercano di difendersi perché qualunque creatura se è attaccata prova a fare tutto quello che può proprio perché non sa che cosa può accadere.
Ma sapere che se un serpente innocuo ti morde non c’è nessun bisogno di staccargli la testa già è un passo avanti.
Tante volte nel linguaggio comune vengono utilizzati i termini di condizioni mediche e cliniche specifiche anche per identificare stati d’animo diversi.
Questo è quello che per esempio accade quando le persone parlano di fobia. Si può effettivamente soffrire della fobia dei serpenti ma, come ricordato anche dal sito dell’Istituto Superiore di Sanità scozzese la fobia è “una paura estrema o irrazionale o una forma di terrore causato da un oggetto o da una circostanza particolare al punto tale che ostacola in maniera importante la vita“.
A prescindere però da questa distinzione è possibile superare sia la paura dei serpenti sia la eventuale fobia.
Come sottolineato da alcuni esperti importante è agire rapidamente perché prima il cervello impara a riconoscere i sintomi e superare la fobia prima si può tornare alla vita normale e di contro più a lungo si aspetta prima di cercare aiuto e più difficile e lungo è il percorso, perché più consolidati sono i pattern mentali che scatenano le reazioni fobiche.
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