Pellet al bostrico pericoloso? Tutto quello che c’è da sapere sulla conseguenze dell’uso della biomassa intaccata dal coleottero
Il pellet negli ultimi anni è diventato una fonte di riscaldamento alla quale molti italiani si sono convertiti, anche grazie ai bonus previsti dal governo, con l’installazione di stufe e pompe di calore che vengono alimentanti con questo tipo di biomassa. Un combustibile comodo e facile da trasportare e reperire e relativamente economico.
Una scelta che è costata cara lo scorso anno quando le cifre si sono impennate in modo esorbitante ma che ora si sono di nuovo stabilizzate ritornando a costi che si aggirano intorno ai 6 euro a sacco contro i 15 ed oltre dello scorso anno. Motivo questo che ha spinto moltissimi italiani a farvi riferimento anche dopo il nuovo rincaro dei prezzi di luce e gas. Si configura però un nuovo problema. In questi giorni si sta parlando, infatti, di pellet al bostrico, è pericoloso acquistarlo? Facciamo chiarezza.
Quando parliamo di pellet c’è da sapere che ne esistono diverse tipologie che di conseguenza hanno anche diversi tipi di prezzo. Tutti però hanno un’origine naturale, composti solo da legno vergine compattato, senza nessun tipo di trattamento, che arriva da appositi boschi inseriti in appositi piani di gestione forestale.
Tra le varie tipologie di alberi che vengono sfruttate per la produzione del pellet c’è l’abete rosso che si trova sia nelle foreste della nostra Penisola che in quelle europee. Proprio questo tipo di alberi negli ultimi tempi è stato attaccato dal bostrico, un coleottero che provoca una serie di infestazioni agli alberi. Ecco perché ci si sta chiedendo se il pellet al bostrico è pericoloso e può essere usato o meno. Sono molti gli italiani che stanno evitando di compare il combustibile che arriva dall’abete rosso per paura di ripercussioni sulla qualità del pellet, ma c’è davvero necessità di avere paura?
Non c’è nessuna correlazione tra il bostrico che attacca l’abete rosso e la qualità del pellet. Il coleottero non costituisce un problema ai fini della combustione e a testimoniarlo sono diversi studi e analisi fatti proprio nell’ultimo periodo per fugare ogni dubbio. L’unico “ostacolo” potrebbe consistere nel colore del pellet, qualità che di solito il consumatore attenziona con cura. Quello con il bostrico si presenta di colore più scuro rispetto al solito e nel corso della combustione diventa azzurrino. Una caratteristica che frena all’acquisto anche se c’è da dire che per l’uomo non c’è nessuna conseguenza e che quindi non è pericoloso e dunque da evitare.
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