Il pellet continua ad avere dei prezzi altissimi. Ma per risparmia c’è un “ricetta” che permette di prepararlo. Basta andare in cucina…
Gli italiani sembrano essere costantemente tormentati dagli alti prezzi dell’energia. Nonostante l’abbassamento dell’IVA nella recente Legge di Bilancio 2023, i costi del pellet non sembrano diminuire. Il Codacons ha denunciato ripetutamente questi incontrollabili aumenti. Alla fine del 2022, un sacco da 15 kg di pellet costava circa 15 euro.
I prezzi del pellet sono esorbitanti, triplicati rispetto a quelli del 2021. Questo è dovuto in gran parte alla crisi internazionale tra Russia e Ucraina e alla forte dipendenza dell’Italia dalle importazioni estere del prodotto. Secondo il Codacons, per riscaldare una casa di 100 mq con una stufa a pellet in questa stagione invernale ci vogliono circa 2.145 euro, una cifra spaventosa se confrontata con i 780 euro della stagione invernale 2021. Questa situazione sta spingendo i consumatori a cercare alternative più convenienti, tra cui una che parte dai fondi del caffè per creare un pellet ecologico. Questa è una valida opzione di riciclo che offre anche notevoli risparmi.
Pellet fallo in casa: risparmio garantito
L’inverno sta avanzando e i prezzi del pellet non accennano a scendere nonostante l’incentivo fiscale della riduzione dell’IVA introdotta dalla recente legge di bilancio. Mentre ci sono alternative al pellet come la biomassa dei gusci di nocciole. Pochi sanno che anche i fondi del caffè possono essere utilizzati per creare un biocombustibile ecologico a costi ridotti. In Italia, vengono prodotte 360 tonnellate di fondi di caffè l’anno, con costi elevati per lo smaltimento e dipendendo dall’80% dalle importazioni di pellet dall’estero.
Si può ottenere circa 80 tonnellate di pellet dalle 100 tonnellate di fondi di caffè, che possono essere lavorati per creare tronchetti con le stesse proprietà del pellet tradizionale. Inoltre, la ricerca ha dimostrato che il calore prodotto da questo e dai tronchetti riciclati di caffè ha una durata di combustione del 20% in più rispetto al quello convenzionale.
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I fondi di caffè rappresentano una soluzione ecologicamente sostenibile per la produzione di pellet. Sono una sostanza biologica che rispetta le direttive sulle emissioni e ha un impatto ambientale inferiore rispetto ai combustibili fossili. Utilizzare i fondi di caffè come pellet permette anche di dare valore a uno scarto che altrimenti andrebbe buttato e di avere un prodotto a km zero. Il potere calorifico del pellet da caffè è maggiore rispetto al pellet di legno. Inoltre la cenere che ne deriva è un ottimo fertilizzante.
Attenzione però ai dettagli…
Non è possibile utilizzare combustibile fatto in casa per il riscaldamento della propria abitazione per varie ragioni. Innanzitutto, non si dispone di una quantità sufficiente di fondi di caffè per produrlo autonomamente. Inoltre, per poter essere utilizzati, i fondi devono essere completamente secchi. Se l’umidità supera il 20%, non saranno in grado di bruciare. Non si tratta di pellet, ma di tronchetti, creati riempiendo rotoli di carta igienica con i fondi e sigillandoli alle estremità con filtri di caffè. Dopo essere stati compattati con una pressa in legno, il rotolo viene tagliato per ottenere i tronchetti. Per quanto riguarda il pellet, può essere prodotto solo con una pellettatrice.