Il pellet non può essere tenuto ovunque, ecco perché è necessario sapere dove poterlo conservare all’interno delle mura domestiche.
Avere il pellet in casa è ormai inevitabile per prepararsi al periodo dell’anno verso cui ci si sta accingendo: l’inverno. Sebbene le temperature soprattutto in alcune regioni d’Italia non sono affatto autunnali, è necessario non farsi trovare impreparati, soprattutto prima che lo stesso materiale da destinare ai riscaldamenti possa scarseggiare. Com’è noto infatti le quantità non sono tantissime e questo spiegherebbe anche l’aumento incessante ed impressionante del costo di tale materiale. Cos’è il pellet? Trucioli di legno ed altre risorse naturali come la sabbia che vengono lavorati, fondamentalmente pressati, essiccati e fatti asciugare. Il pellet in poco tempo è diventato un bene costoso, anche se si parla di un ribasso. Ad ogni modo avere in casa la scorta è la mossa giusta da compiere.
Dato l’investimento che viene compiuto per la prossima stagione e per tutto l’inverno, è giusto stare attenti a dove posizionare il pellet in casa perché basta un niente per essere costretti a buttarlo perché rovinato o comunque si assiste ad una depotenziata efficacia. Il pellet è conservato in imballaggi in plastica termosaldata proprio per evitare di rovinarsi nel tempo. Ma per non cagionare malfunzionamenti nella stufa, è meglio seguire alcune regole di conservazione. L’umidità ambientale è il nemico numero uno del pellet, ecco perché si consiglia di sistemarlo sia lontano rispetto dall’acqua che da superfici e zone che possono essere contaminate con l’acqua, si pensi ai casi di pioggia. Se viene fatto bruciare un pellet umido la combustione all’interno della stufa può causare malfunzionamenti perché avviene l’evaporazione dell’acqua. Mai lasciare il pellet sul pavimento, non collocarli a terra è la regola numero due per salvare i trucioli adibiti al riscaldamento. Su scaffali, mensole o bancali in legno è la collocazione ideale, chiaramente chiusi ed evitando le fessure d’aria. Se ci dovessero essere delle aperture, usare del nastro isolante può essere una buona soluzione. Mentre dei pannelli di cartone per proteggere i sacchi e separarli dal suolo è ottimo per ammortizzare ed evitare il contatto, anche in questo modo potrebbero assorbire l’umidità.
Cantina, garage o sgabuzzino sono i posti ideali dove conservare il pellet, soprattutto se la scorta viene fatta nel periodo autunnale o in quello invernale. Se proprio non avete spazio, anche all’esterno può essere conservato ma chiaramente le precauzioni da adottare sono maggiori. Anche perché vi è un’altra minaccia: i raggi del sole, oltre alla pioggia sopra menzionata. In questo caso occorre uno strato di isolante con cui rivestire i sacchi e, se lo spazio esterno è ampio, si può utilizzare un silos o un serbatoio da interrare nel terreno. Le famiglie italiane si trovano a distanza di mesi a fare i conti con le conseguenze deleterie e minacciose derivanti non solo della crisi tra Ucraina e Russia ma anche del nuovo conflitto in Israele, imparare a gestire bene le proprie risorse è l’unica cosa da fare.
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