Sul peperoncino se ne dicono tante, forse troppe, scopriamo cosa c’è di vero e cosa è frutto di credenza popolari.
Il peperoncino o si ama o si odia! Ma non si possono negare le innumerevoli proprietà che contiene. Ne esistono tantissime varietà e basta imparare a conoscere il grado di piccantezza che siamo in grado di sopportare.
Se usato bene potrebbe diventare protagonista indiscusso delle nostre pietanze. Capace di insaporare i nostri piatti e dal gusto inconfondibile, questo alimento porta con sé, però, falsi miti, scopriamoli insieme.
È vero che porterebbe bruciore di stomaco? La risposta è No! Se assunto in piccole dose non porterebbe nessun problema, anzi favorirebbe la digestione.
Il peperoncino è afrodisiaco? La risposta è No! Spiace deludervi, l’unica verità è, che questo alimento, se strofinato sprigionerebbe monossido di azoto. Si tratta di un vasodilatatore. Qualcuno pensa addirittura che faccia dimagrire, anche in questo bisogna deludere le convinzioni di qualcuno perché non è assolutamente vero. Se abbiamo voglia di perdere peso possiamo optare per l’alimentazione sana ed equilibrata e l’attività fisica.
Il peperoncino avrebbe azione anestetizzante, ma questo non significa che uccide le papille gustative come erroneamente si pensa. Chi riesce a gustarlo in quantità maggiore sopportando la piccantezza non è un super eroe, ma sarebbe semplicemente abituato perché ne consuma di più.
Alcuni credono che il peperoncino possa stimolare il parto, purtroppo si tratta di una falsità, infatti non è mai stato dimostrato un collegamento, si tratta solo di credenze molto antiche. L’ingrediente, inoltre, non causerebbe emorroidi, anche in questo si tratta di un falso mito.
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La sua piccantezza è data dalla presenza, conservata all’interno, della capsaicina, ma di cosa si tratta? Di una sostanza alcaloide, questa verrebbe prodotta dalle ghiandole che sono contenute dentro, alla quale sono attaccati quei piccoli semi.
Il peperoncino è una pianta appartenente alla famiglia delle solanaceae. Il nome, capsa, deriva dal latino e significa letteralmente scatola. Questa pianta è ampiamente diffusa ed è coltivata in tutto il mondo, prima, però era presente sono nell’America meridionale e centrale.
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