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Per ammirare questa meraviglia naturale non devi andare in Asia: sembra l’Himalaya ed invece è proprio a due passi da te

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Che la catena montuosa situata a cavallo tra la Cina e l’india sia tra le meraviglie più ammirate al mondo non c’è dubbio. Ma non tutti hanno la possibilità di poterla apprezzare dal vivo: ecco un posto in Italia che offre lo stesso spettacolo.

gole del sagittario
Paesaggio simile all’Himalaya in Italia? Dove trovare le Gole del Sagittario (Ecoo.it)

Il mondo è costellato di tante bellezze, ma ciò che eccelle più di tutte è lo spettacolo della natura. Ogni Paese del globo possiede le sue meraviglie naturali, dove la natura ha giocato con sé stessa regalando panorami e paesaggi unici. In questo senso anche l’Italia non si dimostra seconda a nessuno con enormi distese di verde tutelate dal governo e dalle regioni per permettere che la loro salvaguardia non venga intaccata.

Come si può leggere sul sito ufficiale del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, in Italia esistono 871 aree protette suddivise in riserve naturali, parchi nazionali e regionali, aree marine e ogni genere di fauna e flora che riempiono il nostro territorio.

Ognuna di queste aree naturali costituisce un importante tassello nel puzzle complessivo della biodiversità e della varietà della natura presente nel nostro Paese. Sebbene un paesaggio naturalistico come quello dell’Himalaya sia unico nel suo genere, è possibile trovare un panorama simile pure in Italia, dandoci così l’idea di stare in Asia anche se stiamo solo esplorando la nostra penisola.

Gole del Sagittario, perché si chiamano così

Gole del Sagittario, oasi del WWF: come raggiungerla (Ecoo.it)

Molto spesso succede che pur vivendo in un Paese da sempre non si finisce mai di scoprire tutte le sue bellezze nascoste, finendo per ammirarle solo quando si paragonano ad altre sparse nel mondo. E’ il caso dell’area protetta delle Gole del Sagittario, un gran canyon naturale calcareo scavato dal Fiume Sagittario.

Se il nome può suonare molto mitologico, in realtà le Gole del Sagittario si chiamano così proprio perché sono nate dall’erosione delle acque del fiume Sagittario che nel corso dei secoli ha portato a questa conformazione territoriale. Per avere un’idea di quanto quest’area affondi le sue radici nell’antichità basti pensare che le rocce più antiche risalgono a 200 milioni di anni fa, contro i 5 milioni delle rocce più recenti.

Con un’estensione di circa 450 ettari che partono dalla profondità delle gole attraversate dal fiume fino ai prati, l’area presenta un’altitudine che varia dai 700 metri nella valle del centro abitato fino ai 1500 metri di Pizzo Marcello.

E’ possibile visitare le Gole del Sagittario in maniera libera e gratuita, usufruendo anche della possibilità di godere di eventi e corsi improntati proprio sulla botanica, sull’agricoltura, sullo studio delle rocce e delle piante. Inoltre nel corso dell’anno vengono istituite numerose attività e laboratori con lo scopo di sensibilizzare ed educare anche i più piccoli all’ambiente e alla sua tutela.

Gole del Sagittario, un’oasi del WWF

Proprio per questa loro unicità e diversità naturale, le Gole del Sagittario sono un’oasi del WWF. Nel 1997, però, l’area è diventata a livello nazionale anche una Riserva Naturale Regionale e Zona Speciale di Conservazione, dunque riconosciuta come luogo da tutelare e salvaguardare. Gli ambienti di cui si compone la Riserva sono molto eterogenei spaziando dalle rocce alla ghiaia calcarea fino ai prati, al bosco e alla vegetazione delle sorgenti d’acqua.

Anche se la vera particolarità delle Gole del Sagittario, oltre al loro aspetto caratteristico, è la presenza di molte specie che fanno parte della fauna e della flora territoriale. Per quanto riguarda la fauna, la Riserva è popolata dai grandi mammiferi tipici della zona dell’Appennino come il lupo, il camoscio, il capriolo, il cervo, l’orso bruno, il cinghiale, il capriolo e la lepre italica, la quale rappresenta un esemplare unico. Si possono però trovare anche l’istrice, il gatto selvatico, il tasso, la volpe, il riccio e la puzzola.

Allo stesso modo anche la diversità di specie dei volatili non manca grazie alla presenza di uccelli come l’aquila reale, il falco pellegrino, il gracchio corallino, la rondine montana, il passero solitario, il picchio muraiolo, l’astore, il falco pecchiaiolo e lo smeriglio. Inoltre, la flora è composta da fiori e piante di ogni specie ma soprattutto da due piccole perle come il fiordaliso del Sagittario, che tra l’altro è nella Lista rossa delle piante a rischio di estinzione in Italia, e l’efedra dei Nebrodi.

Dove si trovano le Gole del Sagittario: come raggiungerle

Una volta fatta una panoramica generale delle Gole del Sagittario, è l’ora di sapere dove si trovano. Le Gole del Sagittario sono situate in Abruzzo, precisamente nel comune di Anversa degli Abruzzi in provincia dell’Aquila, il quale si occupa della gestione della Riserva Naturale in collaborazione con l’Istituto Abruzzese per le Aree Protette (IAAP). Per avere un’idea più generale di dove trovare questa oasi, si può fare riferimento alla città di Sulmona da cui dista solo 17 chilometri e al Parco Nazionale della Majella, anch’esso molto famoso.

Come riferito anche dal sito ufficiale del WWF, le Gole del Sagittario sono a circa cinque chilometri dal casello autostradale di Cocullo, a 15 chilometri da Scanno e a 30 chilometro da Pescasseroli, altra località abruzzese famosa per ospitare il Parco Nazionale d’Abruzzo. Se si vuole raggiungere l’oasi in auto è dunque preferibile arrivare dall’autostrada A25 Roma-Pescara e uscire a Cocullo, a due passi da Anversa degli Abruzzi.

E’ possibile anche parcheggiare davanti all’entrata della Riserva o lasciare l’auto lungo la strada facilmente percorribile. Inoltre, è possibile raggiungere le Gole del Sagittario anche con mezzi di trasporto come treni o autobus. Nel primo caso basterà arrivare alla stazione di Sulmona e prendere un autobus diretti ad Anversa. Mentre se si arriva in autobus, si può prendere come punto di riferimento Sulmona e arrivare poi a Scanno.

Infine, una volta arrivati, all’interno della Riserva è possibile trovare dei sentieri già tracciati dal Club alpino italiano, per poter così fare escursioni e camminare su percorsi già marcati. Si attraversano le Sorgenti del Cavuto, i sentieri degli Aceri, il Sentiero Floristico e si arriva al Colle San Michele, dove c’è una piccola chiesa a circa 800 metri di altezza.

L’escursione dura circa tre ore, ma dato che la Riserva Naturale è aperta tutto l’anno ed è facilmente raggiungibile visitarla più spesso può solo fare bene. A dimostrarlo è anche l’ultima iniziativa del WWF, le Oasi del respiro, ovvero aree adibite al fenomeno del Forest Bathing in cui sono state incluse anche le Gole del Sagittario.

Roberta Caiano

Figlia del Vesuvio dall'animo itinerante. Giornalista pubblicista per passione, escursionista di natura. Laureata in Teorie della comunicazione all'Università degli studi di Firenze, sono promotrice della sostenibilità e della bellezza in tutte le sue forme.

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