Per il referendum 2011 risultati chiari: ci attende un futuro basato sulle energie rinnovabili?

Per il referendum 2011 i risultati sono stati chiari. Adesso ci attende un futuro basato sulle energie rinnovabili? È una domanda che si pongono in molti. La risposta è piuttosto complessa, comunque già è arrivata qualche ipotesi concreta da parte delle autorità governative. Basti pensare al fatto che il ministro dello sviluppo economico, Paolo Romani, ha dichiarato che il governo farà di tutto per mettere da parte la questione del nucleare in Italia, aprendosi ad una nuova politica energetica. Ma quali saranno le misure che in concreto verranno prese sul futuro energetico del nostro Paese?

Molto significative a questo proposito le dichiarazioni di Massimo Sapienza, presidente di AssoEnergieFuture:
 

Occorre rimettere subito mani al Quarto Conto Energia aprendo un percorso che veda la partecipazione degli imprenditori del settore, del mondo ambientalista e anche sindacale.

 
I risultati del referendum 2011 hanno già suscitato reazioni su acqua e rinnovabili e tutto ciò è visibile anche nell’andamento del mercato negli ultimi tempi. Infatti il referendum ha respinto il nucleare mentre in Borsa le rinnovabili schizzano alle stelle. La volontà degli Italiani è stata evidente: con il referendum sul nucleare i nostri connazionali hanno fatto una scelta ecoresponsabile.
 
La sfida per il futuro è piuttosto ambiziosa. Come ha fatto notare il direttore scientifico di Kyoto Club, Gianni Silvestrini:
 

Ora bisogna guardare con fiducia verso un futuro in cui il sistema RES (Rinnovabili, Efficienza energetica, Smart grids) possa dispiegarsi in tutta la sua potenza, così come sta avvenendo in Germania. Il nostro Paese dovrà ridefinire gli obiettivi al 2020 e al 2050, in modo da creare una forte industria delle rinnovabili. Va ridefinita e chiusa anche la parte riguardante gli incentivi, le rinnovabili elettriche e, soprattutto, le rinnovabili termiche.

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