Il santuario dei cetacei è sottoposto ad una situazione di grande inquinamento. In quell’area del Mar Tirreno, che dovrebbe costituire un’area protetta, nei fondali possiamo rintracciare di tutto: rifiuti chimici, scarti petroliferi, ordigni e perfino scorie radioattive. Il tutto vietato da leggi sia italiane che dell’Unione Europea. Eppure, forse per interessi economici, probabilmente per un aperto conflitto di interessi, tutti tacciono sulla questione. Ad accorgersi della situazione sono stati da tempo i lavoratori del mare.
La testimonianza dei pescatori
Gli effetti sono visibili, sia sulla salute degli uomini che sullo stato delle acque del mare. A questo proposito uno dei pescatori, che ha preferito mantenere l’anonimato, ha dichiarato:
“Non è la prima volta che vengono persi o gettati in mare davanti alla costa livornese e in prossimità dell’Arcipelago Toscano bidoni contenenti sostanze tossiche. Non bisogna andare molto a largo delle nostre coste per imbattersi in questi fusti. Già a 70 o 80 metri di profondità, a 2 miglia dalla costa, tra il fanale di Vada e l’isola di Gorgona, il fondale è disseminato di fusti contenenti sostanze irritanti.”
L’azione di Greenpeace
Gli unici a muoversi sono stati gli attivisti di Greenpeace, che, nell’ottobre scorso, hanno manifestato presso il palazzo della regione Liguria a Genova, incatenandosi a 12 bidoni con la scritta “danger”. Molto importante è stato anche la presentazione del rapporto, elaborato alla nota associazione ambientalista, “Veleni a galla. Fonti inquinanti nel Santuario dei Cetacei”. Attraverso questo rapporto sono stati resi noti tutti i dati relativi ai livelli di inquinamento che possiamo rintracciare in quest’area del Mediterraneo.
Sono state rintracciate molte sostanze pericolose sia per l’uomo che per l’ambiente. In particolare è emersa la presenza di metalli pesanti, idrocarburi policiclici aromatici e composti organici volatili.
I pesci tossici
Tutto ciò non fa altro che rendere i pesci tossici. Sono state proprio delle indagini di Greenpeace a mettere in evidenza come le sogliole che si trovano in quest’area del santuario dei cetacei sono pericolose per la salute dell’uomo.
Quando qualcuno si deciderà a non fare finta di niente e intervenire a favore della tutela ambientale?