La salvaguardia del clima rappresenta una questione molto importante nell’ambito della sostenibilità ambientale. Da questo punto di vista, per quanto riguarda le tecnologie informatiche, Google sembra essere particolarmente attento. Proprio per questo viene premiato col primo posto in una classifica che Greenpeace ha elaborato tra tutte le aziende tecnologiche che si impegnano nella difesa del clima. In particolare sono stati considerati tre parametri: le politiche di approvvigionamento energetico, il ricorso alle fonti pulite di energia, le soluzioni studiate per ridurre l’impronta energetica.
Il comunicato di Greenpeace fa notare: “Google ha ottenuto la miglior performance soprattutto in virtù del suo sostegno a politiche di salvaguardia del clima sia negli Stati Uniti (per l’energia pulita) che in Europa (per l’innalzamento dei target sulla riduzione dei gas serra dal 20% al 30% al 2020).”
Un vero e proprio programma di sviluppo sostenibile che non poteva essere preso in considerazione. Google ha investito molto, soprattutto nell’energia solare. Ma anche sull’energia eolica Google non ha mancato di far sentire la sua azione.
Differente è invece, in base al giudizio della nota associazione ambientalista, l’atteggiamento di Apple che, nonostante la disponibilità di risorse finanziarie, non ha mostrato di voler sfruttare le opportunità a basso impatto ambientale nel settore energetico.
Cisco, Dell e Softbank si sono distinte per l’uso di fonti rinnovabili e sicure e meritano anch’esse l’attenzione di Greenpeace, che fa notare come le grandi società della tecnologia hanno la possibilità di contribuire alla costruzione di un mondo più vivibile.