Per le scorie nucleari sono state stabilite dall’Unione Europea nuove norme, che riguardano la gestione dei rifiuti nucleari e il loro smaltimento. L’intenzione è quella di fare in modo che queste leggi entrino in vigore entro settembre. Inoltre tutti i Paesi che fanno parte della Comunità Europea sono obbligati, entro il 2015, a mettere a punto e a sottoporre alle autorità europee dei piani nazionali che riguardino la questione dei rifiuti radioattivi. Questi ultimi non sono solo il prodotto delle centrali nucleari, ma sono ricavati anche da altre attività, come la ricerca e la medicina.
Ecco perché si tratta di un problema che è relativo a tutti gli Stati e non solo a quelli che possiedono dei reattori nucleari nel loro territorio. In molti parlano dello stoccaggio in profondità per le scorie nucleari. Ma tutto ciò è sufficiente? Le nuove leggi europee affidano ad ogni singolo Stato la responsabilità della gestione delle scorie nucleari, ma allo stesso tempo hanno l’obiettivo di inquadrare il tutto nell’ambito di un contesto comunitario di riferimento, che dovrebbe rappresentare una garanzia di maggiore sicurezza.
Al centro di diverse polemiche è stata la questione delle scorie nucleari trasportate sul treno in Piemonte, che ha visto le proteste degli ambientalisti. L’Europa adesso stabilisce delle scadenze ben precise, entro le quali ogni Paese dovrà costruire delle strutture adatte allo smaltimento dei rifiuti radioattivi.
In tema di nucleare l’Unione Europea non si limita a proporre norme per lo smaltimento delle scorie, ma potrà anche intervenire, se i piani proposti a livello nazionale dovessero risultare poco adeguati.
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